recensioni

Karin Slaughter “Ad ogni costo” e “La figlia modello”

KARIN SLAUGHTER

Karin Slaugther è nata ad Atlanta, in Georgia (USA), nel 1971 e vive ancora lì. E’ considerata una delle migliori scrittrici di thriller di sempre: i suoi romanzi vengono pubblicati e tradotti in trenta lingue diverse ed è la sola ad aver ottenuto per ben cinque volte il prestigioso “Crimezone Thriller Award”.

LA PRODUZIONE

La produzione della Slaughter si divide fra i romanzi appartenenti ad una specifica serie e quelli stand alone.
Cronologicamente parlando, la sua prima saga è stata quella, così detta, “di Grant County”, scritta fra il 2001 ed il 2007, di cui però, in italiano, abbiamo solo i primi quattro romanzi rispetto ai sei usciti.
La serie successiva, che invece è stata interamente tradotta e che l’ha portata dritta dritta sull’Olimpo degli autori del genere thriller, è quella di Will Trent (che ho già recensito sul blog).
Fra i suoi romanzi autonomi in Italia sono stati pubblicati “L’orlo del baratro” del 2013, “La mia vendetta” del 2016 ed il binomio, sempre del 2016, “Capelli biondi, occhi azzurri” e Quelle belle ragazze (recensito sul blog) in cui il primo è una novella prequel del secondo libro.
L’ultima pubblicazione è nuovamente costituita da un racconto e da un romanzo, in cui il primo presenta brevemente i personaggi centrali del secondo: “Ad ogni costo” e “La figlia modello”, entrambi del tardo autunno 2017.

AD OGNI COSTO

Negli anni ’80 i Quinn vivono a Pikeville, una cittadina tipica della provincia dell’America del sud, dove i solidi valori tradizionali si sommano al pregiudizio ed all’ignoranza.
Rusty è un avvocato oberato dal lavoro e piuttosto assente in famiglia, sempre occupato con qualche cliente, che può essere, indifferentemente, colpevole o innocente e coinvolto in qualsiasi tipo di crimine, dallo spaccio all’omicidio. La moglie Gamma è stata una valente scienziata ma ha rinunciato alla carriera per fare la madre, salvo poi avere grosse difficoltà ad inserirsi nella compagine sociale che la circonda. Hanno due splendide e brillanti figlie adolescenti: Sam, 15 anni, caratterialmente è più vicina alla madre, Charlie, 13, ricorda decisamente il padre.
In seguito ad un processo per stupro molto controverso, in cui Rusty ha ottenuto l’assoluzione per il sospettato, qualcuno ha distrutto con una molotov la casa dei Quinn che quindi hanno da poco traslocato in un vecchia e sconclusionata fattoria poco fuori città. La famiglia non è si è ancora ripresa da quanto avvenuto, la tensione fra Gamma e Rusty è palpabile ed anche le ragazze sono risentite con il padre, quando due uomini a volto coperto, ancora una volta inferociti con l’avvocato, piombano alla fattoria con l’idea di far del male a Rusty ma, trovando solo madre e figlie, uccidono Gamma davanti agli occhi di Sam e Charlie.
Anni dopo Charlie è ormai una donna adulta. E’ felicemente sposata con un ex compagno di università, Ben (vice procuratore), ed esercita da avvocato esattamente come il padre, con cui condivide l’ufficio. Anche la giovane donna tende a difendere balordi in difficoltà ma fa di tutto per evitare casi troppo controversi e di alto profilo.
Flora Faulkner è un’adolescente. Diventata da poco orfana, vive con i nonni che ne sono anche i tutori legali. Si rivolge a Charlie per ottenere l’emancipazione e la giovane donna non riesce a non farsi coinvolgere emotivamente dalla ragazzina chiaramente in grave difficoltà. Ma la situazione di Flora è molto più articolata di quanto appare e per cercare di aiutarla Charlie dovrà districare una matassa davvero complessa, mentre anche nel suo privato si profila una novità del tutto inaspettata.

LA FIGLIA MODELLO

Sono passati diversi anni dalle vicende raccontate in “Ad ogni costo”. Charlie continua a lavorare a Pikeville ed ancora condivide l’ufficio con Rusty. Il matrimonio con Ben è in crisi, anzi ormai i due non vivono più neppure insieme. Charlie in realtà è ancora profondamente innamorata ed è consapevole di essere stata lei a incrinare il rapporto ma non sa come ricucire la situazione.
Dopo aver fatto del sesso casuale con un professore delle scuole medie locali, l’avvocatessa si accorge di uno scambio di cellulari e va a scuola la mattina presto per recuperare il suo smartphone. Proprio mentre Charlie è a scuola la diciottenne Kelly Wilson, affetta da un lieve ritardo mentale, spara al preside e ad una bambina di otto anni. Si scatena immediatamente una notevole bagarre mediatica e Rusty assume la difesa della ragazza. La sera prima dell’udienza per l’incriminazione ufficiale, qualcuno accoltella il vecchio avvocato che si ritrova in fin di vita. Charlie si vede dunque costretta a contattare la sorella Sam e a chiederle di raggiungerla a Pikeville.
Sam ha lasciato la casa paterna all’epoca del college e non vi è più tornata. Durante l’agguato di vent’otto anni prima in cui Gamma è stata uccisa, uno degli aggressori le ha sparato in testa causandole gravi problemi neurologici da cui si è ripresa con enorme fatica e comunque mai del tutto. Dopo la laurea si è specializzata in diritto dei brevetti e da anni ormai lavora in un prestigioso studio di New York senza intrattenere più alcun rapporto con il padre e la sorella.
Comunque, vista la situazione, Sam torna in Georgia e Rusty riesce a coinvolgerla nel processo, costringendola a trattenersi più del previsto.
Mentre il caso di Kelly va avanti, svelando retroscena davvero inquietanti, i tre Quinn superstiti si trovano a dover nuovamente fare i conti con la tragedia che li ha colpiti tanto tempo prima e, sviscerando aspetti dell’accaduto che erano rimasti nell’ombra, riusciranno, una volta per tutte, a lasciarsi alle spalle quel dramma e a rimettere in carreggiata le loro vite sconnesse.

GIUDIZIO

La lunga novella ed il seguente romanzo (che comunque possono essere letti anche indipendentemente l’uno dall’altro) sono entrambi un fantastico mix di dramma familiare e thriller. Per altro qui, per la prima volta, la Slaughter tende a virare dal thriller classico al legal e l’operazione le riesce benissimo.
Lo stile è quello cui l’autrice ci ha ormai abituati, crudo e adatto solo a stomaci forti, anche se è bene sottolineare che la violenza descritta non è mai fine a sé stessa, tesa a scioccare, ma sempre funzionale alla storia e, di conseguenza, il lettore la percepisce come perfettamente realistica. In particolare, la tecnica narrativa, usata nel romanzo, di rivedere la medesima scena da diversi punti di vista è certo molto efficace, anche se tende a rallentare un po’ la narrazione.
I personaggi sono riuscitissimi, l’introspezione psicologica impeccabile. Le donne della Slaughter sono forti e fragili allo stesso tempo, autonome ed indipendenti, ma anche alla ricerca di un compagno in grado di capirle nella loro complessità e di garantire loro la stabilità e la felicità desiderate.
L’ambientazione, cioè la provincia americana meridionale, è data da poche ma incisive pennellate, quasi a omaggiare una regione cui l’autrice è chiaramente legata sia per il dato autobiografico, sia come patria di alcune delle sue scrittrici preferite, in particolare la Mitchell di “Via col vento” e la grande narratrice del grottesco e dell’introspezione Flannery O’Connor.
In definitiva, due thriller di altissimo livello.

ad ogni costo e la figlia modello

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