recensioni

LORENZO SARTORI: “ALIENI A CREMA”

LORENZO SARTORI

Lorenzo Sartori è nato a Brescia nel 1967 e oggi vive fra Crema e Milano. Si è laureto in giurisprudenza ma è impegnato in molteplici attività.

E’ un game designer apprezzato a livello internazionale. Lavora come giornalista. Si occupa di organizzazione di eventi legati al mondo ludico e letterario, in particolare è direttore artistico della rassegna “DeGenere” e del “Festival Inchiostro” che si tiene regolarmente a Crema. Infine, ovviamente, è uno scrittore, la cui produzione letteraria spazia dal fantasy al thriller, dall’horror alla fantascienza.

ALIENI A CREMA

Pianeta terra, giorni nostri. Ad un incontro del G8 si palesano alcuni extraterrestri. Hanno sembianze umanoidi e paiono essere del tutto pacifici. Vorrebbero conoscere meglio il nostro mondo ed organizzare una sorta di gita scolastica per alcuni loro giovani studenti. Il presidente del consiglio italiano Mattei è l’unico, fra tutti i capi di stato presenti, a farsi avanti ed offrire ospitalità. Gli alieni accettano di buon grado ed optano per un soggiorno a Crema, tranquilla cittadina lombarda.

Mattei ed i suoi ministri convocano immediatamente il sindaco di Crema e lo istruiscono su quanto sta per succedere: la cittadina sarà isolata per dieci giorni ed ospiterà una delegazione di cento extraterrestri fra studenti e relativi insegnanti.

All’arrivo degli alieni il mondo intero ha gli occhi puntati su Crema e la città è in fibrillazione. C’è chi fa affidamento su un grosso incremento del commercio al dettaglio e chi addirittura valuta la possibilità di esportazioni interplanetarie, chi pensa a intrigati complotti e chi è preoccupato quasi esclusivamente per la mancanza del collegamento internet e per questioni sentimentali personali che con lo spazio non hanno nulla a che fare. All’arrivo degli ospiti qualche problema ovviamente si manifesta ma la situazione sembra comunque facilmente gestibile e l’integrazione procede nel migliore dei modi.

Ma davvero gli extraterrestri sono sulla terra per una gita di piacere? E Crema è stata una scelta casuale? O ha forse ragione chi pensa a qualche disegno nascosto?

GIUDIZIO

Ho “scoperto” Lorenzo Sartori un paio di anni fa attraverso il suo “Michael Farner” (edito dalla Nativi digitali), un romanzo surreale che avevo trovato piacevolissimo ma piuttosto lontano dalle mie corde. La trama di “Alieni a Crema” mi ha però subito intrigata e devo dire che non sono rimasta delusa.

Ambientare un romanzo di impostazione fantascientifica in Italia è stato senz’altro un gesto coraggioso ma Sartori ha saputo contestualizzare perfettamente la scelta rendendola uno dei punti di forza della storia, con descrizioni del Bel Paese ironiche ma mai volgari, scontate o eccessivamente macchiettistiche. L’intreccio risulta credibile e ben costruito, anche se nella seconda parte del libro il lettore meno avvezzo alla fantascienza rischia forse di perdersi un poco a causa di un eccesso di tecnicismi. I personaggi principali risultano ben approfonditi mentre l’uso dei soli numeri ad indicare i secondari è spiazzante, soprattutto durante le scene d’azione. Lo stile è piacevole ed i dialoghi sono brillanti. La tensione narrativa si avverte dalla prima all’ultima pagina ed il lettore fa davvero fatica ad interrompersi.

Una lettura piacevolissima che gli amanti del genere sapranno certamente apprezzare.

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