recensioni

SOPHIE KINSELLA “AMO LA MIA VITA”

MADELEINE WICKHAM, DETTA ANCHE SOPHIE KINSELLA

Sophie Kinsella è lo pseudonimo della scrittrice inglese Madeleine Wickham.

La Wickham, londinese, classe 1969, si è laureata ad Oxford in Filosofia ed in Economia. Ha lavorato come giornalista finanziaria fino a quando ha deciso di dedicarsi alla scrittura.

Fra il 1995 ed il 2001 ha scritto e pubblicato con il suo nome sette romanzi rosa, tutti ben strutturati e piacevoli, a volte addirittura intriganti.

Sebbene i sopradetti libri abbiano ricevuto buone recensioni dagli esperti di settore, non hanno tuttavia conquistato completamente il pubblico. Così la Wickham ha scelto lo pseudonimo Sophie Kinsella ed ha tentato la strada del romanzo “chick lit”, ovvero un romanzo sentimentale ma anche fortemente umoristico e irriverente (soprattutto relativamente agli argomenti prettamente sessuali), che vede sempre come protagonista principale una donna dinamica ed in carriera (generalmente impegnata nell’editoria, nella finanza o nella moda). E’ nata così la saga “I love shopping” che ha catapultato l’autrice in cima a tutte le classifiche.

Forte della nuova posizione sul mercato editoriale, la Kinsella nel 2015 ha esordito in un genere per lei del tutto nuovo, il young adults, con Dov’è finita Audrey?, secondo me, la sua prova migliore, ed ha pubblicato anche svariate storie completamente disconnesse dagli “I love shopping”, fra cui “Amo la mia vita” dell’autunno 2020.

AMO LA MIA VITA

Ava ha circa trent’anni e vive a Londra. Pur avendo perso entrambi i genitori in giovane età, è un’inguaribile ottimista ed è pienamente soddisfatta della sua vita, anche perché può contare sull’affetto del suo cagnolino e sul costante appoggio di tre fantastiche amiche.

Il suo solo cruccio è la mancanza di una relazione sentimentale stabile ed appagante ma anche questo problema pare risolversi quando in Italia, durante un corso di scrittura creativa di una settimana, incontra la sua anima gemella.

L’inizio di questo nuovo rapporto avviene però all’interno di un cotesto molto particolare: al corso nessuno dei partecipanti può svelare particolari della propria vita, quindi la neo coppia si innamora in un ambiente del tutto decontestualizzato, senza neppure conoscere il nome di battesimo l’uno dell’altra.

Rientrati a Londra, Ava e il suo nuovo ragazzo scoprono di appartenere a due mondi diametralmente opposti. Riusciranno a risolvere i conflitti legati alla quotidianità e a ritrovare la passione iniziale o finiranno per lasciarsi?

GIUDIZIO

Sono da sempre una fan della Kinsella e ho letto tutti i suoi romanzi. Alcuni mi sono piaciuti moltissimo, altri meno. “Amo la mia vita” è, a mio parere, fra i meno riusciti. Lo spunto narrativo è originale, lo stile piacevole ed i personaggi secondari piacevolissimi. E’ la protagonista principale a non funzionare. Ho trovato Ava profondamente irritante fin dalle primissime pagine perché la sua più che ingenuità è superficialità per non dire vera e propria stupidità. Certo sul finire del romanzo c’è una spinta alla crescita personale ma poche pagine non bastano a compensare l’antipatia suscitata da tutti i capitoli precedenti. Giudizio decisamente negativo.

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