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CHRIS MCGEORGE “CENA CON DELITTO AL CASTELLO DI BALMORAL

CHRIS MCGEORGE

Dopo aver scritto un racconto giallo per conseguire la laurea in scrittura creativa a Londra, Chris McGeorge ha continuato a produrre ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni noir, che, seppur ambientate ai giorni nostri e tendenzialmente pop, strizzano l’occhio al mood classico della Christie e di Conan Doyle, da sempre idoli del giovane autore.

CENA CON DELITTO AL CASTELLO DI BALMORAL

A 85 anni Eric Windsor (che non ha mai abdicato a favore del fratello per sposare Wally Simpson!) è sul trono ormai da decenni, è stanco e sente che la fine è vicina. Decide dunque di regalarsi un insolito Natale al Castello di Balmoral. Saranno presenti alla festa solo il capo chef, il caraibico Jonathan Alleyne, detto John, con cui il sovrano ha sviluppato negli anni un improbabile rapporto d’amicizia; il presuntuoso ma efficiente capo della sicurezza Tony Speck; ed i membri più stretti della Royal Family.

La mattina del 25 Dicembre dunque Balmoral si sveglia isolato a causa di un’impressione tempesta di neve e popolato solo da Alleyne, Speck, Re Eric ed altri sette Windsor. La Principessa consorte Marjorie Windsor-Neuberner, alcolizzata, il Principe David, fratello minore del re, costante fonte di preoccupazione e scandali, la Principessa Emeline, primogenita di Eric e Marjory, pacata, elegante, sicura di sé, la principessa Maud, secondogenita, sempre dolce e gentile, accompagnata dal marito borghese Thomas Crockley, e dai figli, il diciottenne Matthew, ragazzo posato e in gamba, fortemente legato al nonno, ed il tredicenne Martin, ragazzino vivace ma comunque avvezzo alle abitudini e all’etichetta di corte. I rapporti interfamiliari per altro non sono forieri di un vivace e festoso clima natalizio. La coppia reale da tempo pare nutrirsi d’odio piuttosto che d’amore, il Principe David provoca disgusto praticamente a tutti, eccezion fatta che a Marjorie che però è costantemente ubriaca, il convivente di Emeline ed il coniuge di Maude sono entrambi guardati dall’alto in basso e tutti, persino i ragazzi, paiono nascondere inconfessabili segreti. La situazione peggiora nell’arco della mattinata, dopo che il Re insiste per ricevere ciascun membro della famiglia privatamente e così si arriva al pranzo di Natale in uno stato di palpabile tensione. Il buon cibo e l’ottimo vino riescono in parte ad ammorbidire gli animi ed Eric si appresta al consueto discorso quando, dopo aver ingerito un sorso di liquore, muore avvelenato.

Il responsabile deve necessariamente essere un membro della Royal family e, con l’addetto alla sicurezza introvabile, le indagini ricadono sull’unico estraneo presente, lo chef che, in effetti, sebbene gravato da un grave trauma emotivo e da un pessimo stato di salute pregresso, riuscirà a portare alla luce la dolorosa verità, strettamente legata all’intero sistema di vita dei Windsor.

GIUDIZIO

In teoria “Cena con delitto al Castello di Balmoral” dovrebbe avere tutti gli ingredienti per essere un fantastico noir natalizio, in pratica mi ha delusa terribilmente.

L’ambientazione a Balmoral lascia molto a desiderare: il Castello non viene mai descritto, né direttamente né indirettamente, e l’autore non riesce in alcun momento a trasportarvi davvero il lettore. I personaggi sono poco delineati, tutti piuttosto ambigui ed incerti sia a livello caratteriale che motivazionale. La trama parte dall’impensabile presupposto di un Balmoral privo di personale e sicurezza, si incespica sull’indagine affidata più o meno di buon grado ad uno chef e si chiude con dei colpi di scena che fanno l’occhiolino alle spy story, il tutto con un ritmo narrativo lentissimo.

Decisamente sconsigliato.

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