recensioni

Robert Harris “Conclave”

ROBERT HARRIS

Robert Dennis Harris è nato in Gran Bretagna, a Nottingham, nel 1957. Dopo la laurea a Cambridge, ha lavorato a lungo come giornalista televisivo per la BBC e come opinionista per l’Observer e il Sunday Times. Nel 1992 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Fatherland”, che ha subito riscosso un incredibile successo e lo ha trasportato nel gotha degli autori di best seller, tanto che da moltissimi suoi libri sono stati tratti dei film e tanto da farlo definire dal Times “il maestro dell’intelligent thriller”. E’ anche un valido saggista. Oggi vive nel Berkshire con la moglie e i quattro figli ed ha come cognato il romanziere Nick Hornby.

CONCLAVE

Roma 2018. Il Decano pontificio, Cardinal Jacopo Lomeli, viene avvertito in piena notte che il Papa è deceduto. Lomeli è profondamente addolorato per una tale perita, sia a livello personale, che come uomo di Chiesa: il Santo Padre è stato un progressista, umile fino alla fine, interamente concentrato sul suo Ministero e impegnato con forza per sradicare dall’ambiente ecclesiastico vizi e corruzione e ricreare uno stretto contatto fra la Chiesa e l’uomo comune (insomma un Papa assai vicino all’idea che ciascuno si è ormai fatto di Bergoglio).

Pur prostrato dalla situazione e dai suoi dubbi personali in tema di fede, Lomeli deve immediatamente reagire: come Decano spetta a lui organizzare e gestire nel migliore dei modi possibili il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. E il Cardinale è perfettamente consapevole che non si tratterà di un’elezione facile: sono quattro i candidati favoriti e non potrebbero essere più diversi fra loro mentre la Santa Romana Chiesa attraversa un momento assai delicato della sua lunga esistenza, assediata da ogni parte da nemici che desiderano ardentemente distruggerla.

Nel momento in cui i centodiciotto elettori si ritrovano a Casa Santa Marta, isolati dal mondo, prima ancora di entrare nella Cappella Sistina per la votazione, inizia subito una lotta agguerrita fra le fazioni che sostengono i diversi Cardinali e Lomeli deve cercare di scoprire gli scheletri nell’armadio di ciascuno per evitare di far giungere al Soglio Pontificio qualcuno indegno della più alta carica della cristianità.

Mentre la cronaca serrata del Conclave procede e Lomeli indaga, sentendo costantemente su di sé la pressione di un compito così arduo, il lettore si trova immerso nell’ambiente mistico e per lo più sconosciuto del Vaticano, apprende tradizioni millenarie affascinanti e ricche di spiritualità, in un crescendo di colpi di scena fino all’ultima elezione … dall’esito straordinario.

GIUDIZIO

Ho trovato la lettura scorrevolissima e le numerose digressioni storiche non solo non rallentano la narrazione ma anzi la arricchiscono di particolari interessanti che consentono al lettore di immergersi in un ambiente insolito come quello del Vaticano e dei più alti ranghi della gerarchia ecclesiastica. E’ certamente un thriller ma dei più insoliti: l’azione è limitatissima per il genere ma il pathos non ne risente affatto e le tematiche toccate sono decisamente serie e profonde. Il finale poi è davvero straordinario. La sola critica che sento di dover avanzare è che sarebbe forse stata utile una breve presentazione delle gerarchie ecclesiastiche e dei ruoli di Decano, Camerlengo, ecc, per evitare al lettore di dover reperire altrove le informazioni o di dover viaggiare per intuizione. “Conclave” è il primo romanzo di Harris che leggo … ma non certo l’ultimo: autore e romanzo mi hanno davvero conquistata.

conclave

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