recensioni

Sarah Pinborough “Dietro i suoi occhi”

SARAH PINBOROUGH

Sarah Pinborough è nata a Milton Keynes, in Gran Bretagna, nel 1972. Figlia di un diplomatico, ha trascorso l’infanzia in giro per il mondo. Oggi vive a Londra. Scrive da anni per la televisione, in particolare per la BBC. Inoltre è un’autrice di horror (da noi è uscito per Fanucci nel 2014 “Omicidio a Whitehall”, ambientato nella Londra dello Squartatore) e (con lo pseudonimo Sarah Silverwood) di fantasy per ragazzi dal successo consolidato (al punto che presto Netflix realizzerà una serie dal suo “13 minuti”)
“Dietro ai suoi occhi” è il suo primo thriller psicologico ed è rivolto ad un pubblico adulto. Uscito in Inghilterra all’inizio del 2017 ha scalato tutte le classifiche in brevissimo tempo, diventando il fenomeno letterario dell’anno. In Italia è stato pubblicato dalla Piemme, casa editrice ormai specializzata in questo genere di lanci, dopo il caso de “La ragazza del treno”. Si vocifera che siano già in corso trattative per un adattamento cinematografico.
DIETRO I SUOI OCCHI

Louise non ha neanche quarant’anni. Tradita dal marito, ha divorziato da poco e vive a Londra, in un piccolo appartamento, con il figlio in età scolare. E’ una bella donna, anche se in leggero sovrappeso, e sa di doversi rimettere in gioco con qualche nuova relazione. Una sera, in un bar, incontra David e fra di loro scoppia subito la passione. Pochi giorni dopo, con reciproco orrore, i due scoprono di dover lavorare insieme: David è il nuovo psichiatra della clinica privata dove Louise fa la segretaria part-time. Inoltre è sposato.
Di comune accordo i due decidono di sorvolare su quanto accaduto e di mantenere un rapporto esclusivamente professionale. Intanto Louise incontra Adele, la moglie di David, una donna bellissima ma evidentemente molto sola e, suo malgrado, ne diventa amica. Ciò nonostante ben resto Louise e David riprendono la loro relazione. La segretaria è combattuta ma irrimediabilmente attratta da entrambi e proprio non riesce a evitare di invischiarsi nel sordido triangolo.
Ma perché Adele e David, apparentemente perfetti l’una per l’altro, hanno un matrimonio così insoddisfacente? E se sono tanto infelici perché semplicemente non si lasciano? Cosa c’è nel loro passato che li unisce in maniera tanto morbosa? Louise riuscirà a spezzare il legame o ne resterà travolta?
GIUDIZIO

Partendo da una situazione scontata come un triangolo amoroso, l’autrice costruisce un intreccio davvero straordinario che tiene il lettore avvinto dalla prima all’ultima pagina. Lo stile è efficace (anche se forse, in alcuni punti, appesantito da un eccesso di domande retoriche), i personaggi splendidi, il ritmo incalzante. La tecnica narrativa è particolare, poiché mixa capitoli raccontati in prima persona, o da Adele o da Louise, ad altri in terza persona che si riferiscono al passato di Adele e David. L’aspetto davvero straordinario del libro tuttavia è la riuscitissima commistione di generi: thriller psicologico, romanzo d’amore e … vena paranormale!
Stephen King, a proposito di “Dietro ai suoi occhi” ha twittato “Assolutamente da leggere. E maledettamente geniale”: sottoscrivo in pieno.

dietro i suoi occhi

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