recensioni

Susan Elizabeth Phillips “Il gioco della seduzione” (Chicago Stars 1)

SUSAN ELIZABETH PHILLIPS

Susan Elizabeth Phillips è nata a Cincinnati, in Ohio, nel 1948. Ha lavorato come insegnante di scuola media fino alla nascita del suo primo figlio. A quel punto ha scritto un romanzo a quattro mani con Claire Kiehl che ha pubblicato sotto lo pseudonimo di Justine Cole. Il libro è andato bene ma la Phillips e famiglia si sono dovuti trasferire dall’Ohio in New Jersey così lei ha deciso di provare a scrivere da sola usando il suo vero nome. Oggi è un’autrice da milioni di copie e viene tradotta praticamente in tutto il mondo. Vive con il marito e i due figli a Chicago.
La Phillips ha pubblicato diversi romanzi stand alone nonché la “Serie di Wynette Texas”, ma la collana che l’ha resa famosa a livello internazionale e che ha fatto di lei la regina del romance sportivo è quella così detta dei “Chicago Stars”.
Si tratta di otto libri, tutti autoconclusivi, ma che hanno come filo conduttore l’immaginaria squadra di football dei Chicago Stars appunto. “Il gioco della seduzione” del 1994 è il primo romanzo della serie.

IL GIOCO DELLA SEDUZIONE (Chicago Stars 1)

Phoebe Somerville, orfana di madre, è cresciuta con un padre autoritario e misogino. Durante l’adolescenza ha subito una brutale aggressione sessuale a cui nessuno ha creduto. Raggiunta la maggiore età è fuggita a Parigi e ha assunto un comportamento sessualmente licenzioso da cui però non ha mai tratto alcun piacere. Divenuta la musa di un noto pittore omosessuale, ha imparato ad atteggiarsi a bomba sexy e mangiatrice di uomini per ottenere potere sul sesso forte ma in realtà per anni non ha più avuto alcun rapporto. I suoi amici sono artisti ed intellettuali gay, i soli con i quali si senta al sicuro e con cui possa evitare di indossare la sua maschera.
Quando il padre muore, le disposizioni testamentarie mettono Phoebe in una posizione scomoda ed anomala: per sei mesi la giovane donna dovrà occuparsi della squadra di football dei Chicago Stars come se ne fosse la proprietaria. A campionato concluso, se la squadra dovesse aver perso, la proprietà passerebbe al cugino di Phoebe ma lei incasserebbe una cospicua somma, se invece gli Stars avessero vinto, il passaggio di proprietà a favore di Phoebe sarebbe definitivo.
Phoebe non è economicamente autonoma, per cui, suo malgrado, è costretta ad adeguarsi al perverso gioco paterno.
Si ritrova così coinvolta in un mondo ed in uno sport di cui non sa assolutamente nulla, neppure le regole del gioco. Con alcuni suoi collaboratori il rapporto è anche abbastanza semplice, ma con il coach Dan Calebow sono subito scintille.
Mano a mano che i mesi passano però Phoebe si impratichisce di gioco ed ambiente, lega con i suoi giocatori e si accorge della reciproca attrazione che la lega a Dan. La situazione però è davvero molto complessa: da un lato ci sono le paure di Phoebe legate al suo passato e la fama che si è ormai costruita, dall’altro ci sono i desideri di Dan che è alla ricerca più di una futura madre che non di una compagna di vita. A tutto ciò si aggiungono tutta una serie incredibile di ulteriori complicazioni che metteranno davvero a dura prova i veri sentimenti dei due protagonisti.

GIUDIZIO

Nonostante una traduzione italiana piena di errori e refusi, il romanzo della Phillips è chiaramente un romance di altissimo livello.
Con un’ambientazione sportiva che è già di per se stessa particolare ed avvincente, l’autrice dosa benissimo sentimenti, scene bollenti ed un pizzico di thriller e tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina.
I personaggi sono tutti di spessore, non solo Phoebe e Dan ma anche i secondari, dall’amico gay Victor, al timido manager Ron, dai giocatori decisamente più in gamba di quanto il pubblico di solito non creda, alla sorella Molly, fino al cane Pooh.
L’intreccio è piacevolissimo e colpisce la capacità dell’autrice di insistere su una tematica importante come quella fra la distanza che corre fra l’essere e l’apparire.
Nessuna meraviglia che la Phillips venga considerata una regina del suo genere.

Il gioco della seduzione

Facebooktwitterredditpinterestmail

Facebooktwitteryoutubeinstagram

Lascia un commento