ALICE BASSO

Alice Basso è nata a Milano nel 1979 ma oggi vive in un paesino vicino Torino. E’ un’appassionata di musica, infatti canta e compone per due rock band, e lavora nell’editoria dal 2002, come redattrice e traduttrice.

Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo che ha riscosso un immediato successo ed è diventato l’incipit di una saga incentrata sulla figura della ghostwriter Vani Sarca.

A inizio estate 2020 la Basso ha abbandonato la fortunata serie ed è uscita nelle librerie con un giallo di ambientazione storica, “Il morso della vipera”, la prima avventura della dattilografa Anita. “Il grido della rosa”, di inizio estate 2021, è il secondo volume della saga.

IL GRIDO DELLA ROSA

La notte di San Lorenzo, in una Torino tormentata dalla canicola estiva, i Conti Pazzaglia organizzano una grande festa per celebrare l’adozione di un neonato. Il piccolo è figlio di una ragazza madre sordomuta, Giulia, ospite di una delle comunità assistenziali della capitale Sabauda. Al momento del brindisi celebrativo però il cadavere della sventurata giovane donna viene scoperto davanti al cancello della fastosa villa. Il giorno successivo i giornali parlano di un brutto incidente.

L’avvenimento colpisce molto sia Anita che Sebastiano. La prima perché Giulia era una delle protette di Candida, il secondo perché ospite alla famosa festa. Dattilografa e scrittore, ancora elettrizzati per il loro primo caso ed il conseguente racconto di J. D. Smith e poco propensi a dar credito alla versione ufficiale, iniziano praticamente subito una nuova indagine e stavolta si fanno affiancare ed aiutare dai rispettivi amici,Candida, Clara e Julian, cui però ancora non svelano le loro reali intenzioni per evitare di esporli a gravi pericoli.

In effetti, grazie alla cooperazione di tutti e cinque, la verità non tarderà troppo a venire a galla e stavolta si tratterà di qualcosa di davvero barbarico: basterà un semplice racconto per fare giustizia oppure occorrerà andare oltre?

GIUDIZIO

Il nuovo romanzo della serie che vede protagonista la bella Anita Bo ha un intreccio giallo decisamente più articolato rispetto al primo ma l’autrice riesce comunque ad accompagnare per mano il lettore in tutti i passaggi cruciali fino alla scoperta del colpevole. La Basso approfondisce le caratteristiche dei due protagonisti principali ed anche dei secondari, rendendoli ancora più amabili e di spessore. Le descrizioni di Torino sono splendide e l’ambientazione impeccabile. Lo stile è fresco ed i dialoghi brillanti.

Insomma un giallo di livello e storicamente accurato ma piacevolissimo e scorrevole allo stesso tempo: un gioiellino.