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Cynthia D’Aprix Sweeney “Il nido”

CYNTHIA D’APRIX SWEENEY

Cynthia D’Aprix Sweeney è nata nel 1960 nello Stato di New York, oggi vive con il marito a Los Angeles ed è una copywriter. “Il Nido” è il suo primo romanzo ed è subito diventato un bestseller, tanto che già si parla di una versione cinematografica.

IL NIDO

Leonard Plumb, uomo d’affari di successo, ha istituito un fondo fiduciario per i quattro figli, che però ne entreranno in possesso solo in età adulta, cioè al compimento dei 40 anni della figlia minore, quando gli altri tre ne avranno fra i 40 e i 50. L’idea di Leonard era quella di lasciare a ciascuno una piccola somma utile in vista della pensione o, al limite, per togliersi qualche capriccio a maturità raggiunta.  In realtà il gestore del fondo è stato un investitore talmente abile che la piccola somma è diventata ragguardevole e, negli anni, i fratelli hanno iniziato a chiamarla Nido e a considerarla una specie di traguardo, finendo per costruirvi intorno le proprie vite.

Così Leonard, il brillante figlio maggiore, dopo essere diventato milionario con una start up digitale, ha sperperato gran parte del suo patrimonio personale, convinto di poterlo poi rimpinguare.  Jack, il secondogenito, ha ipotecato le proprietà sue e del marito certo di essere in grado di  risanare la situazione. Beatrice, dopo aver pubblicato un libro di successo, non è più riuscita a produrre nulla di accettabile e si è limitata a lavorare presso una piccola casa editrice. Melody, casalinga della piccola borghesia di provincia, ha prospettato per anni alle due figlie gemelle la possibilità di iscriversi a prestigiosi e costosissimi college universitari.

Quando ormai i fratelli Plumb sono ad un passo dalla fatidica data in cui entreranno effettivamente in possesso del Nido, Leo, sotto l’effetto della cocaina, ha un grave incidente di macchina in cui rimane coinvolta una ragazza di 19 anni che perde un piede. Per evitare lo scandalo ed evitare una causa, la vedova di Leonard decide di salvare il figlio offrendo alla ragazza una grossa cifra che copre proprio con il Nido.

Gli altri tre fratelli rimangono del tutto sgomenti e Leo promette di risarcirli in tempi brevi, ma sarà davvero in grado di rifonderli? Ed in quanto tempo? Come cambiare di punto in bianco le aspettative consolidatesi in tanti anni? E modificare di conseguenza il proprio modo di vivere?

GIUDIZIO

Con “Il Nido” la Sweeney fa, innanzi tutto, un ritratto irriverente e veritiero della società americana degli ultimi trent’anni, con famiglie dell’alta borghesia abituate a vivere ben al di sopra delle proprie possibilità, con la diffusione dell’AIDS, con la tragedia dell’11 settembre 2001, con l’avvento dei nuovi ricchi di internet, con la crisi del mercato immobiliare. In secondo luogo, l’autrice porta avanti una feroce riflessione sui danni che ciascuno individuo subisce dinnanzi alle eccessive aspettative del mondo moderno, come individuo e all’interno del proprio microcosmo. Il tutto con un romanzo divertente e molto ben scritto. A mio parere il solo punto debole del libro è un uso piuttosto disordinato del flashback, senz’altro imputabile all’inesperienza. Consiglio il romanzo e suggerisco di tenere d’occhio la Sweeney anche per il futuro.

il nido

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