diario di bordo

La felpa del pigiama

Venerdì 25 Novembre, ore 20.45. Mi stiracchio sulla poltrona della studio soddisfatta per il lavoro svolto: sono riuscita a recuperare l’arretrato che avevo accumulato con il libro da revisionare. Non appena Luca tornerà dall’ufficio (stendiamo un velo pietoso sugli orari di lavoro di mio marito) gli chiederò di fare le necessarie modifiche per la versione e-book (lui ci mette cinque minuti, io almeno 45: le mie capacità informatiche sono scarsissime: devo assolutamente fare un corso). A quel punto realizzo che Ely non è ancora salita a reclamare la sua cena (di solito spacca il secondo e alle 2030 si siede a tavola). Sento il mio buon umore subire una brusca frenata: guai in vista. Con rassegnazione scendo in camera sua. La trovo in pigiama, immersa nell’armadio, circondata da tutte le felpe che possiede (tutte per terra ovviamente, tanto l’igiene è un optional e comunque non le lava e non le stira certo lei).

Ely “Stavo per salire a parlarti. Abbiamo un problema. (?!) Mi serve assolutamente una felpa bianca leggera con la zip”.

Io “Ely abbiamo riorganizzato l’armadio 10 giorni fa, abbiamo fatto l’elenco di quello che ti serviva e siamo andate a comprarlo (tremo al ricordo del pomeriggio di shopping con mia figlia: ore e ore chiuse nel dannato negozio Tally Weijl, fra abiti per gran parte inguardabili, commesse spesso maleducate e con una musica assordante nelle orecchie). Non avevamo in nota nessuna felpa bianca”.

Ely “perché non abbiamo considerato i pigiami!”

Io, basita, “I pigiami?”

Ely, saccente, “Mamma ormai fa freddo per stare in casa solo con il pigiama. Mi serve una felpa da metterci sopra”.

Io “Sono d’accordo e ricordo che fra le felpe da eliminare ne abbiamo tenute due proprio da usare come vestaglia sopra i pigiami”.

Ely, sconvolta dalla mia incapacità di comprendere anche le situazioni più elementari “Mamma questo è stato prima che Niky mi regalasse i pigiami nuovi”.

Io, sentendomi sempre più scema, “Non capisco”.

Ely “I pigiami dell’anno scorso, che avevamo deciso di tenere, erano entrambi grigi. Per cui le felpe vecchie che avevamo scelto, quella nera e quella glicine, andavano bene. I pigiami nuovi di Harry Potter però sono uno sul nero e uno sul bordeaux. Quindi la felpa nera può andar bene (gentile concessione), ma l’altra assolutamente no: mi serve PER FORZA una felpa bianca ed entro domani perché Vittoria verrà a dormire qui.”

Mi giro e me ne vado mente sento Elisa che urla per chiamarmi indietro. In quel momento Luca apre la porta di casa.

Luca “Ciao Tesoro. Che succede? Perché sta urlando?”

Io, piegata in due dalle risate, “Nulla Amore, la cena sarà pronta fra poco.”

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