recensioni

Andrea Camilleri “La rivoluzione della luna”

ANDREA CAMILLERI

Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle nel 1925. Si è diplomato al liceo classico ad Agrigento (per altro senza sostenere realmente gli esami di maturità a causa dei bombardamenti e del rischio sbarco), per poi iscriversi alla facoltà di Lettere senza però mai laurearsi. Ha iniziato a scrivere e pubblicare poesie negli anni ’40. Contemporaneamente ha frequentato l’accademia d’arte drammatica concentrandosi sulla regia e, nel decennio successivo, ha diretto numerosi spettacoli teatrali. Alla fine degli anni ’50 si è sposato ed è entrato in RAI dove ha svolto prima il compito di delegato alla produzione, poi quello di regista per numerosi sceneggiati, comparendo ogni tanto anche come attore.
Alla fine degli anni ’70 ha ottenuto una cattedra all’accademia d’arte ed ha iniziato a scrivere romanzi. Nel 1994 ha pubblicato il poliziesco “La forma dell’acqua”: si tratta della prima indagine del Commissario Montalbano che, in brevissimo tempo, è diventato un caso letterario e gli ha regalato un successo internazionale senza precedenti, anche grazie alla fantastica trasposizione televisiva. Da questo momento in avanti ha continuato la sua carriera letteraria sia attraverso i numerosissimi romanzi con protagonista il commissario, sia con altri libri stand alone, fra cui, appunto, “La rivoluzione della luna”.
Generalmente, anche se in alcuni libri più che in altri, dagli scritti di Camilleri risultano evidenti sia le sue convinzioni politiche (fortemente di sinistra), sia quelle religiose (convinto sostenitore di un bene superiore, non necessariamente identificabile con questo o quel dio). Inoltre lo stile dell’autore è sempre caratterizzato dalla commistione fra l’italiano e il dialetto siciliano.

LA RIVOLUZIONE DELLA LUNA

Palermo 1677. La Sicilia, stremata da secoli di carestie, epidemie e rivolte, sotto il dominio spagnolo, è governata dal Vicerè Don Angel de Guzman, coadiuvato dal Sacro Regio Consiglio, costituito da dignitari locali. In realtà però il Vicerè è malato da tempo e i nobili consiglieri fanno il bello e cattivo tempo, favorendo i propri personali interessi e quelli di parenti ed amici. Il 16 Aprile, proprio durante una delle abituali sedute di governo, il Vicerè muore improvvisamente. Secondo la tradizione dovrebbe succedergli pro tempore uno dei membri del Consiglio. Ma Don Angel ha invece lasciato espresse disposizioni testamentarie perché sia sua moglie ad agire in sua vece.
Donna Eleonora de Moura è giovane e bellissima. Ha trascorso la sua vita prima in convento e poi nelle sue stanze private a palazzo. Non ha alcun esperienza di governo né è stata educata in tal senso. Tuttavia è una donna intelligente e pragmatica. Dopo aver individuato nel protomedico di corte il suo unico e solo alleato, riesce a sventare tutta una serie di intrighi di corte, ad esautorare i membri del Consiglio ed a circondarsi di aristocratici di specchiata onestà. In questo modo, in soli 28 giorni, l’esatta durata di un ciclo lunare, attua tutta una serie di riforme indispensabili all’isola, dimostrandosi la miglior governante che la Sicilia possa desiderare.

GIUDIZIO

Per il romanzo “La rivoluzione della luna”, Camilleri si basa su un dato poco conosciuto ma storicamente corretto, documentato sia da Paolo Castiglione nel suo “Dizionario delle figure, delle istituzioni e dei costumi della Sicilia storica”, sia da Di Balsi in “Storia cronologica dei Vicerè”. Partendo dunque da elementi reali, l’autore crea un intreccio credibilissimo, dà spessore psicologico ai personaggi e ci regala un libro appassionante e divertente.
Sullo sfondo di una Palermo come sempre bellissima e ricca di contraddizioni, con uno stile ironico e pieno di commistioni linguistiche (forse eccessive quelle in spagnolo), Camilleri trasporta il lettore in un’epoca lontana ma con problematiche attualissime, alla corte di una donna forte e capace ma anche sensuale ed appassionata, che riesce là dove l’uomo medio, limitato e, per sua stessa natura, meschino ed in balia degli eventi, è destinato a fallire.

 

La rivoluzione della luna

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