recensioni

M.C. Beaton la serie del “67 di Clarges street”

M.C.Beaton

C. Beaton è uno degli pseudonimi utilizzati dalla scrittrice britannica Marion Gibson, nata McChesney, classe 1936. Sono due le saghe di questa autrice che io seguo con passione ed oggi vi parlerò, in particolare, dei sei volumi che costituiscono quella del “67 di Clarges street” dal momento che ho appena ultimato l’ultimo romanzo.

Il 67 di Clarges street

Londra, età della Reggenza, ovvero quel periodo cha va dal 1811 al 1820, quando a governare l’impero c’era il Principe di Galles, Giorgio, assurto al potere dopo che i Lord Commissari avevano riconosciuto il di Lui padre, Giorgio III, incapace di intendere e volere. Si trattò di un decennio caratterizzato dalla vittoria degli inglesi su Napoleone, ma anche dai fenomenali eccessi dell’aristocrazia, spinta in questa direzione dallo stesso Reggente.

Il 67 di Clarges street è una residenza signorile in zona Mayfair. E’ di proprietà del  decimo Duca di Pelham ma non è la sua dimora abituale a Londra ed, anzi, è gestita da un intermediario che la dà in affitto a inquilini che necessitano di un domicilio a Londra  per la così detta Stagione, cioè il periodo che va da dalla primavera all’estate, ricco di feste e balli necessari all’aristocrazia inglese per far debuttare le giovani in società e organizzarne i matrimoni.

La casa di Clarges street però gode di una pessima fama: il nono conte vi si è suicidato e i primissimi affittuari dopo la disgrazia sono stati invischiati in losche faccende. Ciò nonostante, dopo due anni, arrivano finalmente dei nuovi inquilini.

Da queste premesse prende il via la saga, in cui protagonista costante è la servitù della dimora: il maggiordomo Rainbird, il cuoco Angus MacGregor, la governante Mrs Middleton, le cameriere Jenny e Alice, Joseph il valletto e gli sguatteri Lizzie e Dave. Il personale di Clarges street è trattato malissimo dall’intermediario del conte. Questi conosce una serie di piccoli segreti con cui li minaccia e li tiene in pugno per uno stipendio da fame, senza lasciar loro la possibilità di cercare lavoro altrove. Il sogno del gruppo, unito come una vera e propria famiglia, è racimolare dai vari inquilini mance sufficienti per licenziarsi in blocco ed aprire un Pub. Per questo motivo, nella speranza ogni volta di ingraziarsi gli affittuari, la servitù si immischia nelle rocambolesche vite dei vari padroni e li guida regolarmente verso il lieto fine.

Giudizio

Si tratta sempre di storie d’amore, più o meno travagliate, caratterizzate da tutta una serie di equivoci ma mai troppo complesse. Comunque in ciascun romanzo a prevalere, più dell’aspetto romantico è, senz’altro, la vena umoristica che ne fa una lettura piacevolissima e assai spassosa. Io consiglio vivamente di godersi l’intera saga, dal primo all’ultimo libro … con un finale a sorpresa!

 

1-    L’Avaro di Mayfar

2-   Jane la bruttina

3-   La perfida madrina

4-   La carriera di un libertino

5-   L’avventuriera

6-   La vendetta di Rainbird

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