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LUCINDA RILEY: “LE SETTE SORELLE – LA SORELLA PERDUTA (7 DI 7)”

LUCINDA RILEY

Lucinda Riley è il nome d’arte di Lucinda Edmonds, nata a Lisburn, in Irlanda, nel 1968, e morta di cancro a giugno del 2021.

Terminati gli studi, la Riley aveva provato senza successo ad intraprendere la carriera di attrice. Così, a 24 anni, nel 1992, scrisse il suo primo libro, diventando, in pochi anni, un’autrice romance di successo, tradotta in 28 lingue e con all’attivo più di cinque milioni di copie vendute.

Molti suoi romanzi sono stand alone ma recentemente la scrittrice aveva deciso di cimentarsi con una saga, “Le sette sorelle”, che oggi sappiamo composta da otto romanzi: il settimo è uscito quasi in contemporanea con la sua morte, l’ottavo sarà postumo e, probabilmente, vedrà la luce nella primavera del 2022.

LE SETTE SORELLE, LA SERIE

Nella spettacolare tenuta chiamata “Atlantis”, sulle rive del lago di Ginevra, un ricco e misterioso magnate, detto Pà Salt, ha cresciuto, con il supporto della tata Marina, numerose bambine adottate. Nei progetti originari le piccole avrebbero dovuto essere sette, come le stelle che costituiscono la costellazione delle Pleiadi, ma la settima bambina non “è mai stata trovata” e le sorelle sono rimaste sei: Maia, Ally, Star, CeCe, Tiggy ed Electra. Formatesi in un ambiente amorevole e sicuro, tutte le ragazze D’Aplièse sono diventate, negli anni, donne in gamba, con belle ed appassionanti carriere.

Alla morte del padre le sei sorelle si ritrovano tutte insieme nella casa di infanzia per confortarsi a vicenda e ricevere le disposizioni testamentarie. Pà Salt ha provveduto economicamente a tutte ed a ciascuna ha lasciato una lettera con gli indizi necessari per scoprire, volendolo, la propria origine.

LA SORELLA PERDUTA

E’ trascorso ormai un anno dalla morte di Pà Salt. Le sei sorelle D’Aplièse hanno ormai tutte ritrovato la propria famiglia d’origine e stanno per intraprendere insieme l’annuale crociera sul piroscafo privato Titans per commemorare l’amato genitore.

A poche settimane dalla partenza però, il fidato e storico avvocato di famiglia, Georg Hoffman, viene a conoscenza di informazioni concrete per rintracciare Merope, la settima sorella, quella perduta, che Pà Salt non è mai riuscito a trovare e quindi ad adottare. Le D’Aplièse si mettono subito sulle tracce della ragazza, in un viaggio che le vede impegnate alternativamente in ben due diversi continenti e svariate nazioni.

La ricerca non è facile perché la madre adottiva della settima sorella in passato è dovuta fuggire dall’Irlanda per evitare un grave pericolo e, fraintendendo l’accanimento delle giovani donne, fa di tutto per evitarle e risolvere piuttosto le questioni legate al suo passato che la affliggono ormai da moltissimi anni

GIUDIZIO

Il settimo corposo volume della saga “Le sette sorelle” è sicuramente il più deludente. A differenza dei precedenti qui i binari temporali sono tre e non due e non si incastrano bene ma tendono piuttosto a restare fortemente frammentari ed a rendere difficoltosa la lettura. Per altro sia l’atteggiamento delle sorelle che quello della madre della presunta Merope sono fondamentalmente irritanti. Inoltre il finale del romanzo lascia aperti molti più interrogativi di quanti non riesca a risolverne e il lettore resta con l’amaro in bocca. Si salvano solo le descrizioni e l’accurata ambientazione storica (la lunga guerra d’indipendenza irlandese). Il mio consiglio è di aspettare a leggerlo: è auspicabile che l’ultimo libro chiuda il cerchio e risollevi il giudizio su questo volume che pare essere solo una sorta di passaggio obbligato.

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