diario di bordo

Le pulizie di primavera

Venerdì 13 maggio ’17, ore 18.30. Sono seduta al tavolo della cucina con un bicchiere del mio vino preferito, un Lambrusco amabile, da sorseggiare freddo, con tutte le bollicine che solleticano il palato … godurioso! E’ un po’ presto per me per iniziare a bere, ho una tolleranza all’alcool molto limitata, come ho dimostrato all’ultimo matrimonio a cui ho assistito: ero seduta accanto al diretto superiore di mio marito e, alticcia come ero, sono riuscita a rovesciargli addosso lo spumante del brindisi, una fetta di torta nuziale, il caffè bollente ed un limoncello! Fortunatamente Luca sul lavoro è davvero in gamba e non ci sono state ripercussioni … eccetto il fatto che il suo capo scappa via appena mi vede! Dunque è chiaro che se sto già bevendo deve esserci un motivo assai grave … Elisa sta per rientrare!

Ma andiamo per ordine. Oggi qui a casa ci sono state le pulizie di primavera. E’ una tradizione che ho inaugurato nel lontano 2004, dopo un anno dal trasloco in questa villetta.

Quella primissima volta mi ero messa di buona lena per fare tutto da sola ma l’impresa si è rivelata disastrosa. C’è voluta quasi un’intera settimana a otto ore di pulizie al giorno per terminare tutti i lavori che mi ero prefissata! No, non vivo a Downton Abbey, ma tendo forse ad essere un pochino perfezionista … E comunque l’aspetto peggiore non sono state le tempistiche, quanto le litigate con mio marito e con il cane (Elisa allora era davvero troppo piccola per poter essere coinvolta). Il fatto è che se passi tutta la giornata a pulire poi hai delle pretese … legittime secondo me. Vi pare corretto che Gamby potesse entrare in casa senza prima farsi disinfettare le zampe? O che potesse darsi una grattatina senza poi essere inseguito dal mini-aspirapolvere? (Avevo escogitato una specie di cintura e lo tenevo legato sul fianco … dovrei brevettarlo … ). Oppure secondo voi avrei dovuto consentire a Luca di entrare in casa con le scarpe piuttosto che costringerlo a togliersele sullo stuoino fuori dalla porta?

Ad ogni modo, dall’anno successivo Luca ed io abbiamo trovato un compromesso: avrei assunto un impresa specializzata per le pulizie e non avrei stressato Lui al ritorno a casa.

La prima impresa che ha lavorato per me ha resistito due anni: alla terza volta non sono voluti tornare … hanno sostenuto che il mio sistema di controllo per cui passavo un panno bianco su ogni superficie che mi veniva presentata come già pulita stressasse troppo i dipendenti …

In seguito ho assunto un’altra società e da allora mi sono sempre servita della stessa. Io ed il titolare abbiamo un rapporto di odio-amore reciproco: lui mi detesta ma vorrebbe assumermi, io lo odio ma non sono sicura di riuscire a trovare qualcun altro che sia disposto a venire a casa mia …

Dunque oggi è stata la giornata delle pulizie di primavera con la ditta specializzata. Fra le 8.00 di stamattina e le 18.00 di questo pomeriggio sono state pulite tutte le tapparelle con i relativi infissi, tutti gli armadi, tutte le librerie con spolveratura di ogni singolo volume che contengono, tutti i cassetti delle camere e della cucina, tutta l’argenteria. Sono stati lavati, stirati e riposizionati le tende, i tappeti e i rivestimenti dei divani. Sono stati igienizzati i bagni, sanitari e mattonelle, sono stati lucidati gli zoccolini in legno e la pavimentazione della terrazza è stata sgrassata fondo. In tutto questo ovviamente la casa ha riportato qualche piccolo danno. I componenti della squadra sono riusciti nell’ordine: a mettere in moto l’interruttore generale delle tapparelle elettriche mentre una delle zanzariere era aperta mandando così in tilt l’intero impianto, a scolorire con la candeggina una delle sedie in pelle, a graffiare il vetro in cristallo del tavolino da fumo, a scheggiare la testata in legno del letto matrimoniale, a bloccare la serrandina dell’armadio guardaroba, a rompere uno dei piedini della tastiera del PC, a far cadere due statuette in vetro di murano. Una devastazione, penserete voi. No, dopo più di dieci anni d’esperienza, assolutamente nella media, vi rispondo io ed infatti fino a qui il bilancio della giornata era stato assolutamente positivo.

Il dramma si è verificato in chiusura, verso le 17.30, quando ormai i ragazzi stavano finendo la taverna, in particolare la camera di Elisa. Anna, che stava spolverando i soprammobili della libreria di mia figlia, ha fatto cadere una statuetta che Ely si era comprata in terza elementare durante una gita scolastica al Museo Egizio di Torino! Ho già contattato mio zio, che abita proprio a Torino, implorandolo domani di andare al Museo per acquistarne una identica ma nutro poche speranze che La Luce Dei Miei Occhi non si accorga subito, appena entrata, dell’assenza dalla libreria … ed allora sarà l’Armageddon!

Per cui ora mi godo il silenzio, la sigaretta e, soprattutto, mi verso un altro bicchiere di vino!

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