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JOHN GRISHAM “L’ULTIMA STORIA”

JOHN GRISHAM

Classe 1955, originario dell’Arkansas ma trapiantato in Mississippi, John Grisham si è laureato in legge nel 1981 ed ha esercitato a lungo come avvocato, anche dopo l’elezione alla Camera dei Rappresentanti del Mississippi (per i Democratici), nel 1983.

Nel 1988 Grisham è riuscito a far pubblicare il suo primo romanzo, scritto nei ritagli di tempo, “Il momento di uccidere”, ma è stata la sua seconda opera a farne l’astro nascente del genere legal thriller: “Il socio”, del 1991.

Grisham comunque non si è limitato alla produzione di legal thriller, basti pensare alla collana per ragazzi con protagonista Theodore Boone o al racconto “In fuga dal Natale” o ai diversi libri a sfondo sportivo. Nel 2017 poi l’autore ha esordito nel genere mistery con “Il caso Fitzgerald”. Il libro ha suscitato reazioni contrastanti: alcuni lo hanno apprezzato, altri fan lo hanno invece considerato semplicistico. In ogni caso il libro ha venduto molto bene e nel 2020 l’autore ha deciso di cimentarsi con il sequel “L’ultima storia”.

L’ULTIMA STORIA

Camino Island è un’isola a largo della Florida. Amata meta turistica durante le vacanze, può comunque contare su una vivace comunità stabilmente residente, in gran parte costituita da scrittori. La così detta “mafia letteraria locale” è da sempre guidata da Bruce Cable, proprietario ormai da oltre vent’anni della nota Bay Books, in sostanza centro culturale dell’isola, e abile commerciante di libri rari. Del gruppo fanno poi parte una coppia di anziane lesbiche, scrittrici di soft porno, un poeta fallito, Nick, studente universitario amante dei gialli, un’autrice fantasy, Bob, ex galeotto reinventatosi scrittore, una giovane insegnante dell’Università del Mississippi che ha scalato tutte le classifiche con il suo romanzo d’esordio ed un ex avvocato, Nelson Kerr, ormai affermato autore di legal thriller.

All’inizio di un’afosa estate, il terribile uragano Leo investe in pieno la ridente cittadina. La maggior parte della popolazione, allertata in tempo, si rifugia sulla terraferma, ma alcuni decidono di rimanere. E’ così che, già all’indomani del passaggio dell’uragano, Bruce, Nick e Bob scoprono il cadavere di Nelson.

Il corpo dell’ex avvocato si trova accanto alla villetta di sua proprietà e presenta numerose ferite alla testa. Nick ipotizza quasi subito che non sia stato vittima di Leo ma piuttosto che qualcuno l’abbia ucciso e abbia approfittato della tempesta per fuggire. Ma perché qualcuno avrebbe dovuto voler uccidere lo scrittore? Il solo movente plausibile è legato al suo ultimo romanzo, probabilmente basato su una storia vera che qualcuno ha interesse a tenere nascosta.

I tre amici non riescono a darsi pace ed iniziano ad indagare. Non sono investigatori ed avranno bisogno di aiuto ma alla fine, grazie alla loro insistenza, la verità verrà a galla.

GIUDIZIO

L’ultimo romanzo di Grisham non è un vero e proprio sequel de “Il caso Fitzgerald”, si tratta piuttosto di un nuovo racconto autoconclusivo che con il libro del 2017 ha in comune gli ottimi personaggi e l’ambientazione. Quanto alla trama si tratta di un ben riuscito mix di mistery, giallo e legal thriller, da cui deriva un ritmo narrativo altamente variabile ma sempre comunque vivace e piacevole. Anche lo stile dell’autore cambia in corso d’opera: posto che Grisham ha una scrittura sempre piuttosto asciutta, più il romanzo vira verso il legal thriller, più lo stile si fa stringente, giornalistico, essenziale. Non siamo certo ai livelli di romanzi quali “Il socio” o “Il rapporto Pellican”, ma devo dire che a me questa serie di Camino Island piace molto: è immediata e godibile e spero che l’autore decida di portarla avanti.

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