recensioni

Karin Slaughter “Will Trent: L’ultima vedova”

KARIN SLAUGHTER

Karin Slaugther è nata ad Atlanta, in Georgia (USA), nel 1971 e vive ancora lì. E’ considerata una delle migliori scrittrici di thriller di sempre: i suoi romanzi vengono pubblicati e tradotti in trenta lingue diverse ed è la sola ad aver ottenuto per ben cinque volte il prestigioso “Crimezone Thriller Award”.

LA PRODUZIONE

La produzione della Slaughter si divide fra i romanzi appartenenti ad una specifica serie e quelli stand alone.
Fra i suoi romanzi autonomi in Italia sono stati pubblicati “L’orlo del baratro” del 2013, “La mia vendetta” del 2016 ed il binomio, sempre del 2016, “Capelli biondi, occhi azzurri” e “Quelle belle ragazze” di cui il primo è una novella prequel del secondo libro.
Per quanto riguarda invece le serie, a tutto il 2019, la Slaughter ne ha scritte due: quella così detta “di Grant County”, uscita fra il 2001 ed il 2007, che è ormai chiusa, e quella su Will Trent, ancora in corso d’opera.

LA SERIE DI WILL TRENT

Will Trent è un agente speciale del Georgia Bureau Investigations (una sorta di FBI che funziona però solo a livello statale). Abbandonato da piccolissimo, Will è cresciuto all’interno del sistema degli orfanotrofi pubblici e delle famiglie affidatarie, senza mai ottenere un’adozione. Ha subito abusi di ogni genere, fisici e mentali. La precoce esposizione alla crudeltà dell’essere umano, unita ad un difetto di apprendimento di cui si vergogna terribilmente, lo hanno inevitabilmente segnato, rendendolo un lupo solitario incapace di fidarsi del prossimo e poco consapevole delle proprie capacità e del proprio reale valore.
All’interno del Bureau, Will ha una sua mentore (nonché suo diretto superiore), Amanda Wagner, con cui però intrattiene un rapporto complicatissimo e non certo amorevole, anche perché la stessa Amanda ha alle spalle delle esperienze di vita non facili, con cui è dovuta venire a patti per poter fare carriera in un ambiente prettamente maschile.
La collega di Will è Faith Mitchell, ex ragazza madre, figlia di un pezzo grosso della polizia locale, preparata, dura quanto serve per un lavoro non facile come quello al Bureau, ma anche emotivamente stabile e intenzionata a costruire con Will un rapporto positivo e non conflittuale.
Altra figura fondamentale della vita di Will è Angie Polaski. Compagna di orfanotrofio fin dall’infanzia, è la sola donna che conosca tutte le sfaccettature ed i segreti di Will. Ma anche Angie è ben lontana dall’essere una donna emotivamente stabile ed il rapporto con Will, fatto di continui tira e molla, è in realtà profondamente distruttivo.
A partire dal terzo romanzo, sbarca nella serie di Will Trent il personaggio di Sara Linton, già protagonista della serie di Grant County. Sara è un medico legale con un trascorso ingombrante ma sarà comunque, insieme a Faith, un personaggio positivo per Will.
Ai protagonisti principali, in ciascun romanzo, si affiancano ovviamente altri personaggi, spesso ricorrenti. I thriller sono sempre ambientati ad Atlanta, tipica grande città americana, dove si alternano quartieri di una ricchezza smodata e zone dal degrado inimmaginabile.
I titoli della serie sono:
L’ombra della verità (2006)
Tre giorni per morire (2008)
Genesi (2009)
Tra due fuochi (2010)
Abisso senza fine (2011)
Corsa contro il tempo (2012)
Mente criminale (2012)
L’infiltrato (2013)
L’invisibile (2013)
Scia di sangue (2016)
L’ultima vedova (2019)

L’ULTIMA VEDOVA

Durante l’estate del 2019, la dott.ssa Michelle Spivey, ricercatrice del Centro Controllo Malattie di Atlanta, viene rapita fuori da un Centro Commerciale e, a distanza di un mese dal fatto delittuoso, le autorità competenti sembrano ancora brancolare nel buio.
In una tranquilla domenica mattina, alcune bombe vengono fatte scoppiare nel quartiere universitario di Atlanta, sede di numerose facoltà nonché di due importanti ospedali cittadini. Will e Sara, già in zona per motivi personali, accorrono immediatamente e si imbattono in un insolito incidente automobilistico. I due giovani non ci mettono molto a rendersi conto che in realtà gli individui coinvolti sono proprio gli attentatori e che con loro c’è pure la Spivey. Smascherati, i terroristi rapiscono anche Sara e, nonostante alcune importanti perdite, riescono a fuggire dal luogo della strage.
Per Will, Faith, Amanda e le altre forze dell’ordine incaricate inizia dunque una corsa contro il tempo, non solo per salvare Sara e la Spivey ma anche per capire se l’atto terroristico sia fine a se stesso o il prodromo di un attacco su più larga scala.

GIUDIZIO

Il nuovo romanzo della Slaughter è un thriller ad orologeria, denso di colpi di scena ed azione. L’intreccio è credibilissimo e lo stile fortemente cinematografico contribuisce non poco all’immedesimazione fra il lettore ed i protagonisti. Nonostante la forte suspense, l’autrice riesce comunque a lasciare spazio per i sentimenti dei personaggi e soprattutto per lo sviluppo della travagliata storia d’amore di Will e Sara, che sale decisamente di livello rispetto ai romanzi precedenti.
Fatte queste premesse devo però sottolineare anche alcuni aspetti che non ho apprezzato. Ciascun capitolo è narrato dal punto di vista di uno dei personaggi ma nella parte iniziale vi è una sovrapposizione temporale che rende la lettura piuttosto ripetitiva e rallenta non poco il ritmo. Inoltre la costante contrapposizione fra le autorità coinvolte se da un lato è certo veritiera, dall’altro è ostica da immaginare per il lettore, che tende ad innervosirsi.
Nel complesso dunque un buon romanzo ma non certo il migliore della serie.

 

L'ultima vedova

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