recensioni

Lorenzo Sartori “Michael Farner”

LORENZO SARTORI

Lorenzo Sartori è nato a Brescia nel 1967 e oggi vive fra Crema e Milano. Si è laureto in giurisprudenza ma lavora come giornalista e game designer ed è uno scrittore.

Con “Nativi digitali edizioni” ha pubblicato “Michael Farner”, che raccoglie due racconti: “Lo strano caso di Michael Farner” ed “Il ritorno di Michael Farner”.

MICHAEL FARNER

Michael Farner è un inglese di mezz’età come ce ne sono tanti, non bello né affascinante, single e senza amici. Però è uno scrittore che, in passato, ha raggiunto molto successo con una serie di thriller incentrati sul personaggio di Greg Merchant, coraggioso, pieno di donne, volitivo. Lo stesso Farner è consapevole che Merchant sia stato il suo solo vero amico, tuttavia, ad un certo punto, lo scrittore ha deciso di far morire il suo personaggio preferito per passare ad altro. Da allora però non è in realtà più riuscito a pubblicare nulla. Il fatto è che ogni qual volta prova, in un romanzo, a far morire qualcuno, si ritrova a dover convivere con il fantasma della sua vittima, fino a quando cede alle insistenze del mal capitato e modifica la storia sì che quello possa continuare a vivere nelle pagine del suo racconto. Ma se un autore di gialli non può uccidere nessuno, chiaramente non può neppure scrivere un libro! Ad ogni modo Farner non si arrende e continua a provarci. Decide dunque di introdurre nella storia a cui sta lavorando un personaggio femminile, una rossa di nome Valerie Sinclair, di professione scrittrice: almeno quando la ucciderà sarà perseguitato da una bella donna. Modificato in tal modo il romanzo, Farner partecipa, su invito del suo editore, alla presentazione del romanzo d’esordio di tale Alan Pierce, nuovo cavallo di razza della casa editrice.  Alla festa Farner viene presentato ad Alan e a sua moglie, scrittrice in erba … Valerie Sinclair! Ma è ancora lo scrittore Farner a decidere le regole del gioco o è diventato Lui stesso un personaggio pensato e gestito da un altro scrittore, da Alan o dalla stessa Valerie?

GIUDIZIO

Lo stile di Sartori è scorrevole e i dialoghi sono divertenti. L’intreccio narrativo è solido e ben costruito. Il primo racconto è introspettivo ma non diventa mai pedante o noioso. Il secondo si arricchisce di una vena avventurosa che, senza nulla togliere al tema principale del rapporto scrittore-personaggio, coinvolge ulteriormente il lettore in un crescendo di suspense fino alla conclusione inaspettata.  Ho trovato entrambi i racconti piacevolissimi e li consiglio fortissimamente.

michael farner

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