recensioni

Charlaine Harris “Midnight Texas, la città della notte (1 di 3)”

CHARLAINE HARRIS

Charlaine Harris è nata a Tunica, sul delta del fiume Mississippi, nel 1951. Oggi vive a Magnolia, in Arkansas, con il marito, da cui ha avuto tre figli.
Ha esordito come scrittrice negli anni ’90 ed ha creato numerose saghe di successo. La prima è una serie gialla con protagonista una libraia appassionata di delitti, “Aurora Teagarden” che, recentemente, è stata trasposta in una miniserie televisiva. Poi è passata a “Lily Bard (Shakespeare)”. Quindi ha dato vita alla sua saga più famosa, quella sulla telepatica “Sookie Steackhouse” innamorata di un vampiro da cui è stata tratta la serie televisiva “True Blood” che ha riscosso un enorme successo a livello internazionale. Negli anni 2000 si è dedicata prima ad “Harper Connelly”, una donna capace di determinare la causa di morte di qualsiasi organismo, poi a “Midnight Texas”, anch’essa trasposta in una serie televisiva.
“Midnight Texas” è una trilogia ma, al momento, in italiano è disponibile solo il primo volume, “La città della notte”.

MIDNIGHT TEXAS, LA CITTA’ DELLA NOTTE (1 di 3)

Manfred Bernardo ha 24 anni, è piacente ma non bellissimo ed è un sensitivo. Ha ereditato questo dono dalla nonna con cui ha vissuto a lungo e che gli ha insegnato a sfruttarlo per mantenersi. In sostanza Manfred fa consulenze telefoniche ed online ed il più delle volte si basa semplicemente sul buon senso, l’intuito ed una buona capacità di osservazione. Talvolta però, anche senza volerlo, entra davvero in contatto con i defunti e l’esperienza gli risulta sempre traumatica.
A pochi mesi dalla morte della nonna, Manfred prende in affitto una casa in un paesino sperduto del Texas, Midnight, che si rivela essere una realtà davvero molto particolare, popolata da individui sui generis che amano la loro privacy, non tollerano domande invadenti ma che costituiscono comunque una comunità assai coesa. C’è Bobo Winthrop, il proprietario del banco dei pegni che è approdato a Midnight per fuggire da un passato familiare oscuro. Ci sono Lemuel, un vampiro in grado di nutrirsi anche solo di energia vitale ma che comunque non disdegna il sangue, e la sua compagna umana Olivia Charity, bellissima, con notevole capacità da combattente e spesso occupata in misteriose trasferte. Ci sono Joe e Chuy, due gay di mezz’età con uno spiccato senso artistico. C’è Madonna, che gestisce abilmente la tavola calda, è sposata con il tuttofare Teacher ed ha un bimbo piccolo. Ci sono la strega Fiji Cavanaugh, con il suo negozio di spezie ed amuleti, ed il silenzioso Reverendo Sheehan che si occupa della Cappella locale e di un cimitero per animali. Infine vive a Midnight la famiglia Lovell, padre vedovo e due figli adolescenti, costantemente preoccupati di mantenere un basso profilo e farsi notare il meno possibile.
Manfred ci mette poco ad ambientarsi in paese, anzi la particolarità del luogo pare calzargli a meraviglia. Poco tempo dopo il suo arrivo però, durante un picnic cui partecipano quasi tutti gli abitanti di Midnight, Fiji rinviene un cadavere. Si tratta di Aubrey, la fidanzata di Bobo che tutti credevano fuggita un paio di mesi prima.
La scoperta del corpo innesca una sorta di effetto domino per cui, partendo dal proprietario del banco dei pegni, l’intera comunità si ritrova sotto la lente d’osservazione dello sceriffo e coinvolta con un gruppo di motociclisti convinti sostenitori della Supremazia Bianca. Ma, mentre le indagini sull’omicidio procedono, appare chiaro che qualcosa di ben più terrificante di una combriccola di esaltati si aggira in città e sarà necessaria la collaborazione di tutti i residenti di Midnight per risolvere il problema.

GIUDIZIO

Al momento della sua prima uscita televisiva avevo provato a seguire “True Blood” ma avevo abbandonato dopo poche puntate, trovandolo piuttosto volgare e noioso. Recentemente invece ho abbastanza apprezzato la miserie su “Aurora Teagarden” e mi è molto piaciuta la prima stagione di “Midnight”. Così ho deciso di acquistare i romanzi originali. Quelli della Teagarden, almeno in versione e-book, non sono disponibili in italiano. “Midnight Texas, la città della notte” invece sì per cui, gioco forza, ho iniziato da quest’ultima serie.
Il romanzo della Harris ha uno stile lievemente ostico. E’ possibile che il problema dipenda, almeno in parte, dalla traduzione italiana, tuttavia dialoghi, battute ed anche alcune parti descrittive non scorrono sempre via lisce ma impongono una seconda lettura. La storia stessa, qua e là, risulta un poco confusionaria, soprattutto nella parte relativa alla presentazione dei vari abitanti di Midnight. Il ritmo della narrazione inoltre è piuttosto lento. L’intreccio mistery invece è ben costruito ed il colpo di scena finale lascia di stucco. Alcuni personaggi sono validi, altri risultano invece appena accennati. Molti gli spunti non approfonditi e, probabilmente, lasciati in sospeso per essere poi ripresi nei romanzi successivi. L’ambientazione in generale e l’idea di una collaborazione fra esseri di natura tanto diversa comunque è molto intrigante e riesce ad appassionare il lettore. Spero che gli altri due libri della saga non tardino ad uscire.

 

Midnight Texas, la città della notte

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