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Fannie Flagg “Mr Zuppa Campbell, il Pettirosso e la Bambina”

FANNIE FLAGG

Fannie Flagg è lo pseudonimo usato dalla scrittrice, sceneggiatrice ed attrice americana Patricia Neal, nata a Birmingham, in Alabama, nel 1944.
Negli anni ’70 ed ’80 ha lavorato come attrice partecipando a numerosi film (ad esempio è stata l’infermiera Wilkins nella commedia musicale “Grease” del 1978, con John Travolta ed Olivia Newton-John).
Nel 1987 ha esordito come romanziera con “Pomodori verdi e fritti al caffè di Whistle Stop”. Il libro ha riscosso un immediato successo, tanto che, nel 1991, ne è uscita la trasposizione cinematografica, “Pomodori verdi e fritti alla fermata del treno”, con Kathy Bates, Mary Stuart Materson, Mary-Louise Parker, Jessica Tandy ed un giovanissimo Chris O’Donnell. E’ stata la stessa Flagg ad occuparsi dell’adattamento e proprio in questa veste di sceneggiatrice è stata candidata agli Oscar.
Da allora ha scritto altri 8 romanzi (l’ultimo è del 2016 ma non è ancora stato tradotto in italiano) ed un ricettario (anch’esso non in italiano).
La Flagg, che è dichiaratamente omosessuale, oggi vive fra la nativa Alabama e la California.

MR ZUPPA CAMPBELL, IL PETTIROSSO E LA BAMBINA

Oswald Campbell non ha avuto una vita fortunata. E’ stato abbandonato appena nato in una culla insieme ad un barattolo di zuppa al pomodoro Campbell (da cui il cognome scelto per registrarlo all’anagrafe). Ha contratto la tubercolosi da bambino e da allora è sempre stato di salute cagionevole. Si è arruolato durante la guerra ma, proprio a causa dei suoi problemi medici, non ha mai lasciato l’Illinois e si è dovuto congedare subito dopo la fine del conflitto. Si è sposato ma la moglie lo ha lasciato a causa del suo alcolismo. Ormai cinquantenne è affetto da un grave enfisema polmonare ma continua comunque a fumare una sigaretta dopo l’altra. Vive con la pensione da reduce in un residence per scapoli e non ha veri amici, ma solo vicini e conoscenti.
All’inizio di un nuovo, rigido inverno di Chicago, il suo medico curante lo avverte che ormai gli resta ben poco da vivere e che, comunque, deve assolutamente lasciare la città il prima possibile per traslocare in un posto più caldo, magari al Woodbound Hotel, nel paesino di Lost River, in Alabama.
Frastornato dal bollettino medico ma neppure troppo sorpreso, Campbell si attiva in tal senso ma scopre che il residence ha chiuso i battenti da decenni. Ciò nonostante trova comunque una sistemazione a Lost River e si mette in viaggio.
In Alabama prende alloggio come pensionante nella casa di Betty Kitchen e della sua svampita madre e viene accolto dall’intera, sparuta comunità con una cordialità sorprendente. Campbell fa quindi conoscenza con Frances Cleverdon e sua sorella Mildred, con il postino Claude Underwood e signora e, soprattutto, con Roy, che gestisce l’emporio locale insieme a Jack, un cardinale cresciuto in cattività e mascotte dell’intero paese.
La vita a Lost River scorre tranquilla e sempre uguale a se stessa, fino all’arrivo di Patsy, una bambina affetta da grave zoppia, timidissima e totalmente ignorata dalla famiglia, che finirà con il cambiare in meglio la vita di tutti quelli che la conoscono, anche e soprattutto quella del sig. Campbell.

GIUDIZIO

Di tutti i romanzi della Flagg questo è quello che più si avvicina all’idea di fiaba. Lo stile è quello cui i fan sono già abituati, fresco scorrevole. I personaggi, come sempre, sono peculiari e divertenti. Tuttavia stavolta l’autrice risulta meno ironica e pungente e costruisce un racconto delicato e magico che coinvolge e commuove il lettore dalla prima all’ultima pagina. Una storia di straordinaria dolcezza particolarmente adatta al periodo natalizio.

 

Mr Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina

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