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Piece teatrale “Miss Marple: giochi di prestigio”

“Miss Marple – Giochi di prestigio” è un giallo di Agatha Christie da cui è stata tratta una piece teatrale in tournèe nel 2018 e nel 2019.

AGATHA CHRISTIE

Agatha Mary Clarissa Miller nacque a Torquay (Devon, Inghilterra) nel 1890, terza, ed ultima, figlia di un ricco agente di cambio americano e di una gentildonna inglese. Trascorse un’infanzia felice nella casa di famiglia, Ashfield, in un contesto fortemente influenzato dall’esoterismo e ricevendo un’educazione di tipo casalingo. Durante questi anni non frequentò molto i suoi coetanei, preferendo la compagnia dei suoi animali domestici e trascorrendo interminabili ore immersa nella lettura. Quando il padre morì, nel 1901, i Miller si ritrovarono con una situazione economica non più florida ed Agatha venne mandata a studiare prima in una scuola per signorine a Torquay e poi in una di perfezionamento a Parigi. Rientrò in Inghilterra nel 1910 ma quasi subito ripartì con la madre per un lungo soggiorno in Egitto. Al termine del viaggio nel nord d’Africa, Agatha prese a dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, tuttavia, per molti anni, le sue opere vennero puntualmente rifiutate da tutte le case editrici cui le sottopose.
Nel 1913 conobbe Archibald Christie, ufficiale dei Royal Flying Corps, e l’anno successivo lo sposò. Durante la guerra, con il marito al fronte, la giovane sposa prestò servizio come infermiera volontaria e iniziò a dedicarsi ad un nuovo progetto letterario, il suo primo romanzo giallo, “Poirot a Styles Court”. Alla fine della guerra i Christie si stabilirono a Londra. Archie lasciò l’esercito, iniziò a lavorare come consulente finanziario e viaggiò moltissimo all’estero, sempre in compagnia della moglie. Nel 1919 Agatha diede alla luce Rosalind Margaret e firmò finalmente il suo primo contratto con la The Bodley Head. Il primo romanzo di Poirot uscì nel 1920 ed in pochissimi anni Agatha divenne una delle autrici più amate ed apprezzate di sempre.
Nel 1926 Archie chiese il divorzio. In quel periodo Agatha scomparve per tre giorni, gettando la nazione nel panico. Venne rintracciata dopo 72 ore senza voler o poter dar conto di quanto successo e su questo periodo di buio si fecero, negli anni, moltissime ipotesi più o meno strampalate. Nel 1928 il divorzio venne perfezionato.
Due anni dopo la Christie (che mantenne il cognome per restare riconoscibile come autrice) fece un viaggio a Istanbul con l’Orient Express e conobbe l’archeologo Max Mallowan, di tredici anni più giovane. In pochi mesi i due convolarono a nozze. Viaggiarono a lungo e poi si stabilirono a Winterbrook, un piccolo villaggio del Berkshire dove condussero un’esistenza tranquilla. La Christie continuò a scrivere, ottenendo un’infinità di riconoscimenti e fra il 1930 ed il 1956, sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott, produsse anche sei romanzi rosa.
La salute della scrittrice iniziò a peggiorare nel 1974 e la Regina del Giallo si spense definitivamente nel 1976, a 85 anni.

LA PIECE “MISS MARPLE: GIOCHI DI PRESTIGIO”

Ruth Van Rydock, sua sorella Caroline e Jane Marple sono state compagne di scuola e, a distanza di decenni, sono ancora molto legate l’una all’altra nonostante una scarsa frequentazione.
Ruth è molto preoccupata per la sorella: durante il loro ultimo incontro ha avuto la sensazione che qualcosa nella sua vita non vada come dovrebbe, che nel suo ambiente familiare ci siano gravi problematiche nascoste. Consapevole delle grosse capacità logico-intuitive della vecchia amica Jane, le chiede di andare a trovare Caroline per accertarsi che sia tutto a posto o per individuare la problematica e quindi accorrere in suo aiuto. Jane accetta di buon grado l’incarico e si auto invita a Stonygate, dove vive la vecchia amica.
Stonygate è una splendida e grande tenuta della campagna inglese costituita da una villa padronale, dove risiedono Caroline e la famiglia, e da una serie di strutture secondarie recintate in cui ha sede un istituto di recupero per giovani delinquenti disadattati creato e gestito dalla stessa Caroline e dal suo terzo marito, Lewis.
Raggiunta l’amica, Miss Marple viene presentata al resto della famiglia. Oltre a Caroline e Lewis, nella villa vivono anche i numerosi figliastri: Mildred, seria e responsabile, Gina, frivola e superficiale, con il marito americano Walter, l’affascinante Alex, regista teatrale in erba, ed Edgar, ex paziente dell’istituto e pupillo di Lewis.
Appare subito chiaro che effettivamente in casa il clima non sia dei migliori. Caroline è fisicamente prostrata, Mildred è evidentemente gelosa di Gina che è in crisi con Walter e flirta invece sfacciatamente con il fratellastro Alex e, in generale, tutti sono ostili a Edward che appare ben lungi dall’essere guarito e presenta atteggiamenti psicotici e paranoidi. Quando a Stonygate arriva l’ennesimo figliastro, Christian, amministratore dell’Istituto, la situazione precipita e, durante un improvviso black out, il nuovo arrivato viene ucciso con un colpo di pistola. L’omicida è uno dei residenti della villa e sarà Miss Marple, con un’indagine discreta, fatta di colloqui e di attenzione ai particolari, a sbrogliare il bandolo della matassa, scoprendo il gioco di prestigio di cui si è servito l’assassino.

GIUDIZIO

La versione teatrale “Miss Marple, giochi di prestigio” è in tournèe da quasi un anno ormai. Ho dovuto aspettare a lungo per vederla perché solo recentemente ha toccato un teatro vicino a casa mia ma, finalmente, la settimana scorsa, al Manzoni di Monza, sono riuscita ad assistere allo spettacolo.
Sebbene rispetto al romanzo originale manchino alcuni personaggi secondari (l’ispettore di polizia, il medico, un figliastro ed una governante), l’adattamento di Edoardo Erba è piuttosto vicino al testo della Christie. “Giochi di prestigio” si presta bene ad una versione teatrale sia per l’ambientazione singola, la villa di Stonygate, sia per l’espediente, esso stesso teatrale, utilizzato dall’assassino. La spiegazione del trucco però non era facile da rendere su un palcoscenico e trovo che la soluzione scelta da Erba sia stata davvero valida. Gli attori sono tutti decisamente bravi e la Miss Marple di Maria Amelia Monti è fantastica, più giovanile ed ironica dell’originale ma altrettanto sagace e convincente. I dialoghi sono impeccabili e lo spettatore riesce a seguire l’intreccio con facilità ma rimane comunque colpito dalla soluzione del caso. Per l’ambientazione l’autore ha optato per una scenografia moderna, industrial style e senza una precisa collocazione temporale, io avrei preferito qualcosa di più tradizionale ma si tratta esclusivamente di gusto personale.
Consigliato a tutti gli amanti del teatro ed ai fa di Agatha Christie: non resterete delusi.

 

Miss Marple giochi di prestigio

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