recensioni

Stephen King “The Outsider”

STEPHEN KING

Stephen Edwin King è nato a Portland nel 1947. E’ uno degli scrittori statunitensi più famosi e prolifici dei nostri tempi: dalla fine degli anni ’60 ad oggi ha pubblicato all’incirca ottanta opere. I suoi romanzi rientrano nel genere Fantasy o nell’Horror. Il pubblico lo ha sempre amato, come dimostra il fatto che da moltissimi suoi libri siano state ricavate trasposizioni cinematografiche o televisive. Al contrario, la critica a lungo lo ha definito in maniera dispregiativa e solo a partire dagli anni ’90 ha iniziato a rivalutarlo.
King vive a Bangor, nel Maine. E’ sposato dal 1971 con la poetessa Tabitha Jane Spruce e i due hanno tre figli, tutti, a loro volta, scrittori.
Salvo un periodo buio negli anni ’80, in cui aveva sviluppato una dipendenza dalle droghe, e la fase di guarigione successiva ad un grave incidente d’auto negli anni ’90, King è da sempre un esempio di dedizione al lavoro, infatti la sua rigida scaletta relativa ai tempi di scrittura giornalieri è proverbiale.
“The Outsider” è l’ultimo romanzo di King, dell’autunno del 2018.

THE OUTSIDER

Il 10 luglio, in uno dei parchi della cittadina di Flint City, il signor Ritz ed il suo cane rinvengono il cadavere di un bambino: si tratta dell’undicenne Frank Peterson, mutilato e sodomizzato. Il caso viene affidato all’esperto detective Ralph Anderson ed al rampante procuratore Bill Samuels. Nel giro di pochissimi giorni investigatore e legale riescono ad individuare con facilità il colpevole, grazie ad almeno una dozzina di validi ed affidabili testimoni. Si tratta di Terry Maitland, padre di famiglia, stimato insegnante di inglese ed adorato coach di baseball. Gli inquirenti optano dunque per un rapido arresto, sì da allontanare il prima possibile Maitland da altri potenziali vittime, ed il detective Anderson procede pubblicamente, durante l’importante partita del 14 luglio. Nel giro di poche ore però le certezze di Anderson e Samuels circa la colpevolezza di Maitland iniziano a vacillare: l’insegnate ha infatti un alibi di ferro. Eppure nel frattempo anche le prove scientifiche lo collocano con certezza granitica sul luogo del delitto.
Dunque come è possibile che Terry fosse in due posti diversi contemporaneamente? Si tratta forse di un trucco mirabilmente eseguito o c’è qualche altra spiegazione? La situazione è davvero assai spinosa e solo una seconda uccisione e l’intervento della detective privata Holly Gibney (già vista nella trilogia di “MR Mercedes”) consentirà di portare alla luce una verità raccapricciante ben oltre l’umana immaginazione.

GIUDIZIO

L’ultimo romanzo di King si può dividere in due parti. La prima è quella relativa alla raccolta delle prove contro ed a favore di Terry Maitland ed ha tutte le caratteristiche di un legal thriller di alto livello: personaggi ben costruiti, solido intreccio, pathos e colpi di scena. Con l’arrivo di Holly però si vira verso il soprannaturale, l’azione diventa più serrata e la narrazione si velocizza.
Personalmente ho apprezzato molto di più la prima parte, in cui l’autore pare chiedersi se le moderne tecniche investigative, tutte basate sui dati scientifici, non possano in realtà talora essere un limite, uno svantaggio, ed in cui riflette, in stile Grisham, sul problema della presunzione di innocenza e sulla tendenza di mettere mediaticamente alla gogna i colpevoli ben prima delle sentenze. Il modo in cui però l’autore decide di procedere nella seconda metà del romanzo, sfruttando il soprannaturale, toglie mordente all’idea di fondo e finisce con il risultare poco incisivo.
Ad ogni modo il libro è trascinante, lo stile impeccabile, la costruzione solida. E forse il vero problema è che ci siamo talmente abituati al male che ormai ci appare banale in qualsiasi forma si presenti.
Parentesi: pare che ci sia già una serie televisiva in lavorazione.

 

The Outsider

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