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ROBERT GALBRAITH: “UN CUORE NERO INCHIOSTRO (LE INDAGINI DI CORMORAN STRIKE 6)”

ROBERT GALBRAITH E’ UNO DEGLI PSEUDONIMI DI JOANNE ROWLING, L’ALTRO E’ J.K. ROWLING

JOANNE ROWLING

Joanne Rowling è nata a Yate, in Gran Bretagna, nel 1965.

Dopo la laurea, ha lavorato come segretaria per Amnesty International presso la sede di Londra. In seguito si è spostata ad Oporto, in Portogallo, per insegnare inglese.

Durante questo periodo all’estero ha conosciuto il giornalista Jorge Arantes e lo ha sposato nel 1992. Nel 1993 i due hanno avuto Jessica ma contemporaneamente si sono separati.

A quel punto, Joanne ha traslocato con la bambina ad Edimburgo, per andare a vivere con la sorella. Quello scozzese non è stato un periodo facile: la Rowling aveva grossi problemi economici ed un principio di depressione. Solo la presenza della piccola e l’idea per un romanzo fantasy sono riuscite a strapparla dal suo torpore.

In due anni Joanne ha completato il suo manoscritto e lo ha sottoposto a varie case editrici. Il titolo del libro era “Harry Potter e la pietra filosofale”. Dodici editori hanno rifiutato il testo. Solo nel 1997, l’allora semi sconosciuta Bloomsbury, ha accettato di procedere alla pubblicazione.

J. K. ROWLING

La Bloomsbury ha preteso che il romanzo venisse pubblicato sotto uno pseudonimo, temendo che un’autrice donna potesse scoraggiare l’acquisto di un fantasy per ragazzi e la Rowling ha quindi deciso di firmarsi J. K. (dalla sua iniziale e da quella del nome di battesimo della nonna).

Il successo, praticamente immediato, riscosso dal romanzo è storia. Ad oggi la saga conta sette romanzi, otto films, numerosi libri d’appoggio, un sito internet, uno spettacolo teatrale e la serie spinoff di “Animali Fantastici”.

Nel 2012 inoltre, l’autrice ha pubblicato “Il seggio vacante”, un mistery ambientato nella provincia inglese, il suo primo libro completamente scisso dalla celebra saga.

ROBERT GALBRAITH

Nello stesso anno, il 2012, sotto il nome di Robert Galbraith è stato pubblicato anche un romanzo giallo, “Il richiamo del cuculo”, incentrato sulla figura di Cormoran Strike, investigatore privato. Nessuno aveva mai sentito parlare di Galbraith ma in poco tempo il thriller ha scalato tutte le classifiche, inglesi e non. Solo a quel punto la Rowling ha dichiarato di esserne lei l’autrice e di aver preferito uscire sotto pseudonimo ed in segreto per evitare di essere sottoposta ad eccessive aspettative e per verificare la vera risposta del pubblico.

Due anni dopo è stato pubblicato il secondo libro della serie, “Il baco da seta”. Il terzo volume, “La via del male”, è del 2016. A inizio 2019 è uscito il quarto giallo della saga, “Bianco letale”, a marzo 2021 il quinto, “Sangue inquieto”, e gennaio 2023 il sesto, “Un cuore nero inchiostro”.

Tutti questi libri hanno ricevuto il plauso sia del pubblico che della critica e sono alla base di una splendida serie televisiva con protagonisti Tom Burke e Hollyday Grainger, che in Gran Bretagna è arrivata già alla quinta stagione ma che con il doppiaggio italiano è ancora ferma alla terza.

LE INDAGINI DI CORMORAN STRIKE E ROBIN ELLACOTT

Cormoran Strike è un uomo imponente, non bello ma certo assai affascinante. Burbero e poco socievole, è però dotato di grande empatia e senso della giustizia. Nato nel 1974 dalla relazione adulterina fra la rockstar John Rokeby e la groupie Leda Strike, dopo un’infanzia trascorsa in giro per il paese con la madre drogata, salvo periodi di relativa tranquillità passati da una coppia di zii in Cornovaglia, si iscrive alla Oxford University dove conosce Charlotte, rampolla della buona società, con cui intreccia una relazione problematica e turbolenta. Nel 1994, alla morte per overdose della madre, abbandona gli studi ed entra nell’esercito, più specificamente nella squadra investigativa. In seguito alla perdita della gamba destra durante una missione in Afganistan, lascia la polizia militare, apre un’agenzia investigativa a Londra ed assume Robin Ellacott come segretaria. Grazie alla brillante soluzione di alcuni casi eclatanti, l’agenzia di Strike diventa piuttosto famosa e la sua situazione economica migliora ma non riesce comunque a stabilizzarsi. La relazione fra Cormoran e Charlotte si interrompe definitivamente e Strike modifica la posizione di Robin che diventa investigatrice a tutti gli effetti e sua socia. Il loro rapporto però risulta piuttosto confuso, pieno di malintesi e non detti che nascondono sentimenti ben più profondi di quelli che dovrebbero esserci in un semplice rapporto di lavoro.

Robin Ellacott è una bella ragazza di neanche trent’anni. E’ cresciuta in provincia in una famiglia della medio borghesia. Durante il college è stata vittima di uno stupro e l’esperienza l’ha così turbata da spingerla ad abbandonare gli studi universitari in psicologia. Ripresasi, ha traslocato a Londra ed ha iniziato a lavorare per una società di prestazioni interinali, in attesa di sposarsi con il fidanzato storico, Matthew Cunliffe. Quando viene assunta temporaneamente come segretaria presso l’agenzia investigativa di Strike però si appassiona al lavoro ben oltre il previsto tanto da prendere la licenza ed associarsi al suo capo. I familiari ed il fidanzato tuttavia non vedono di buon occhio la collaborazione fra Robin e Strike, che la mette più volte in pericolo di vita, e Matthew è anche geloso dello stretto rapporto che i due hanno sviluppato. I due ragazzi comunque si sposano ma il matrimonio naufraga velocemente in un divorzio incredibilmente litigioso.

UN CUORE NERO INCHIOSTRO (LE INDAGINI DI CORMORAN STRIKE 6)

L’agenzia investigativa di Cormoran e Robin è talmente carica di lavoro che i titolari si trovano costretti ad assumere nuovo personale e a rifiutare incarichi. Così Robin non è in grado di aiutare Edie Ledwell, co-creatrice (insieme all’ex fidanzato Josh Blay) della famosissima striscia “Un cuore nero inchiostro”. La Ledwell è vittima di cyberbullissimo da parte di tale Anomia, fondatore di un gioco-fandom basato proprio sulla nota serie animata.

Quando però, nel corso di una brutale aggressione nel cimitero di Highate, Edie viene uccisa e Josh rimane gravemente ferito, Strike e la Ellacott accettano di lavorare per la casa di produzione cinematografica che da “Un cuore nero” vorrebbe trarre un film. Loro compito sarà smascherare Anomia e porre fine alle persecuzioni ed alle maldicenze che infestano la rete.

L’indagine si rivela da subito assai complessa perchè l’agenzia è ancora oberata di casi ed i sospettati sono moltissimi. Due i filoni investigativi, diversi ma intersecati: da un lato amici e collaboratori, presenti e passati, di Edie e Josh, tutti più o meno coinvolti con un noto collettivo di artisti, dall’altro un gruppo neo fascista fortemente misogino che si è infiltrato nel gioco-fandom e lo usa per proselitismo e per adescare minorenni.

Come se la situazione lavorativa non fosse già sufficientemente complessa, Robin e Cormoran sono poi sempre più coinvolti anche a livello sentimentale ma la loro ostinazione nel non volerlo ammettere crea tutta una serie di equivoci che, ben lungi dall’appianare le cose, porta a continue ed inutili tensioni.

Dopo una lunga e tortuosa indagine che, ancora una volta, vedrà i due investigatori in serio pericolo di vita, il caso comunque verrà risolto, il rapporto fra i due detective no!

GIUDIZIO

Nel nuovo romanzo di Galbraith il rapporto personale fra Robin e Cormorn procede e si rivela sempre più intrigante. Per altro è, come sempre, ben dosato rispetto all’indagine. Il libro però, a mio parere, non funziona. Innanzitutto c’è un grosso problema stilistico: gran parte della storia si sviluppa tramite chat che un lettore “d’età” trova di sicuro ostiche, sia da un punto di vista grafico che a causa del linguaggio, pieno di espressioni idiomatiche. In secondo luogo i sospettati sono davvero troppi e il costante uso dei nickname non aiuta a tenerli a mente. Da ultimo il romanzo è davvero troppo lungo e prolisso, soprattutto considerato che si addentra in un mondo sicuramente attuale ma probabilmente sconosciuto a gran parte dei lettori di Galbraith, secondo me decisamente più “grandi” di quelli della Rowling, che quindi dei fandom e del gaming online si stancano piuttosto in fretta. C’è da augurarsi che l’autore corregga il tiro con la prossima avventura della serie.

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