recensioni

Angela Marsons “Urla nel silenzio” (Le indagini di Kim Stone I)

ANGELA MARSONS

Angela Marsons è una scrittrice inglese di mezza età. Vive con la compagna, un labrador ed un pappagallo nella Black Country, una regione dell’Inghilterra centrale connotata da miniere e centri siderurgici. Ha scritto per anni ma è rimasta a lungo ignorata dagli editori e si è dovuta accontentare delle auto pubblicazioni. Tuttavia, anche grazie al costante sostegno della compagna, non ha mai gettato la spugna e alla fine la sua tenacia è stata premiata: il suo romanzo d’esordio, “Urla nel silenzio”, ha scalato tutte le classifiche internazionali e, nella versione digitale, ha venduto quasi quanto “La ragazza del treno”.

URLA NEL SILENZIO

Inghilterra, Black Country, 2004. Cinque persone stanno in cerchio intorno ad una fossa. Sono tutte responsabili di quanto accaduto e lo sanno perfettamente ma non intendono compromettere le loro esistenze e giurano di mantenere il segreto.

Inghilterra, Black Country, 2016. Teresa Wyatt, direttrice di una scuola privata, viene annegata nella sua vasca da bagno. Quasi contemporaneamente il professor Milton, incaricato di effettuare alcuni scavi in città, alla ricerca di antiche monete, scompare senza lasciare traccia. Un paio di giorni dopo Tom Curtis, cuoco, viene barbaramente ucciso.

I tre casi vengono affidati alla detective Kim Stone e alla sua squadra. Gli investigatori si rendono presto conto sono tutti collegati ad un incendio avvenuto diversi anni prima in una casa famiglia per ragazze abbandonate. Per risolvere i delitti del 2016 occorre prima capire quanto successo all’epoca dell’incidente e bisogna farlo in fretta: altre persone potrebbero essere state coinvolte allora e quindi essere in pericolo adesso.

La detective Stone è stata lei stessa abbandonata nell’infanzia e conosce bene le strutture sociali per ragazze in difficoltà e lo stato psicologico di un bambino rifiutato. Proprio a causa dei suoi trascorsi tende ad essere una solitaria, insofferente alle regole e ai regolamenti, poco disponibile a fidarsi del prossimo se non dei suoi più stretti collaboratori. Ma un’altra conseguenza delle sue personali traversie è la tenacia, il desiderio, anzi, la necessità, di andare in fondo a ciascun caso, soprattutto a questo, come avverrà puntualmente in un crescendo di colpi di scena, fino alla cattura dell’assassino … e oltre.

GIUDIZIO

In molti hanno paragonato la Marsons a James Patterson. Personalmente la ritengo una scrittrice migliore. Io, piuttosto, ho riscontrato molte similitudini con la Karin Slaugther della saga di Will Trent.

L’ambientazione nella Back Country è cupa e adattissima ad un thriller. La protagonista principale non risulta sempre piacevole ma, proprio per questo, è perfettamente realistica. I personaggi secondari sono solo tratteggiati ma il lettore ne percepisce comunque l’essenza. I dialoghi si fanno sarcastici nei momento giusti, sì da allentare la tensione quel tanto che basta per tirare un bel respiro. L’intreccio è solido. La sola pecca è una partenza un po’ lenta rispetto ad una narrazione che poi diventa molto coinvolgente e trascina il lettore fino al colpo di scena finale. E’ già uscito il secondo romanzo della serie e non vedo l’ora di leggerlo.

urla nel silenzio

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