recensioni

Susan Elizabeth Phillips “Volare fino alle stelle”

SUSAN ELIZABETH PHILLIPS

Susan Elizabeth Phillips è nata a Cincinnati, in Ohio, nel 1948. Ha lavorato come insegnante di scuola media fino alla nascita del suo primo figlio. A quel punto ha scritto un romanzo a quattro mani con Claire Kiehl che ha pubblicato sotto lo pseudonimo di Justine Cole. Il libro è andato bene ma la Phillips e famiglia si sono dovuti trasferire dall’Ohio in New Jersey così lei ha deciso di provare a scrivere da sola usando il suo vero nome. Oggi è un’autrice da milioni di copie e viene tradotta praticamente in tutto il mondo. Vive con il marito e i due figli a Chicago.
La Phillips è nota soprattutto per due collane, quella di “Wynette Texas” e quella dei “Chicago Stars”, tuttavia è autrice anche di numerosi romanzi stand alone fra cui, appunto, “Volare fino alle stelle”.

VOLARE FINO ALLE STELLE

Daisy Devreaux è una bella e giovane donna. E’ la figlia illegittima di un diplomatico russo e di una starlet americana. Cresciuta con la madre in un ambiente dissoluto e perennemente tacciata di stupidità, è diventata una ragazza dai saldi principi morali, fortemente empatica, molto tranquilla ma decisamente con poca fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.
Alla morte della madre Daisy si ritrova priva di risorse economiche. Si rivolge dunque al padre che la costringe ad un accordo assai particolare: dovrà sposare un uomo di sua scelta e rimanere con lui per sei mesi, dopo di che potrà divorziare e solo allora accedere ad un fondo fiduciario. Sebbene Daisy creda fermamente nella sacralità del vincolo matrimoniale, convinta di essere incapace di mantenersi da sola, accetta la proposta e si ritrova legata ad Alex Markov.
Alex è un magnifico trentenne. Cresciuto nell’ambiente circense, è in debito con il padre di Daisy che lo ha salvato da uno zio violento garantendogli un’istruzione di tutto rispetto. Alex è comunque sempre rimasto legato alle sue origini e quell’ambiente duro insieme alle violenze subite lo hanno convinto di essere incapace d’amare.
Quando Daisy, al seguito del marito, si trova catapultata nel circo itinerante dove lui si esibisce, in un primo momento rimane scioccata, tanto più che una falsa accusa di furto la isola dal resto del gruppo. L’amore per gli animali del circo e un’incredibile forza di volontà, che non sospettava neppure di avere, le consentono però di resistere. Il suo approccio ottimistico con la vita poco a poco influisce anche su Alex e il loro matrimonio programmato mano a mano si trasforma in qualcosa di vero. Ma Alex riuscirà davvero ad innamorarsi?

GIUDIZIO

Questo romanzo stand alone ha visto la luce più di vent’anni fa, come si può facilmente intuire dalla mancanza di riferimenti alle tecnologie più moderne, ma si tratta comunque di una storia d’amore senza tempo. Lo spunto narrativo è forse poco credibile ma l’intreccio è ben costruito, i personaggi caratterizzati alla perfezione, i dialoghi sono scoppiettanti, le scene di sesso davvero bollenti e non mancano neppure tematiche importanti come lo sfruttamento degli animali a fini ludici. La Phillips è davvero sempre una garanzia.

 

volare fino alle stelle

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