recensioni

Lisa Kleypas “Il diavolo ha gli occhi azzurri (Travis 2 di 4)”

LISA KLEYPAS

Lisa Kleypas è nata in Texas nel 1964, è stata Miss Massachusetts ed ha partecipato all’edizione di Miss America del 1985, si è laureata in scienze politiche al Wellesley College e oggi vive nello stato di Washington con il marito ed i due figli.
Dal 1986 è un’affermata autrice sentimentale, viene tradotta in quattordici lingue ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui il prestigioso RITA.
La Kleypas si cimenta sia con romance di ambientazione moderna, sia con quelli storici ed ha dato vita a numerose serie. “Il diavolo ha gli occhi azzurri” è il secondo titolo della serie contemporanea “Travis” composta da quattro volumi (tutti comunque autoconclusivi), ciascuno incentrato su uno dei figli del ricco petroliere Churchill Travis.

IL DIAVOLO HA GLI OCCHI AZZURRI (TRAVIS 2 DI 4)

Durante il ricevimento di nozze di Gage Travis e Liberty Jones (vedi “Sugar Daddy”), in seguito ad un equivoco e complice una cantina buia, Haven Travis, sorella dello sposo, ha un breve ma intenso rapporto sessuale quasi completo con Hardy Cates, ex spasimante della sposa. L’avventura dei due giovani comunque non ha alcun seguito, visto che Haven è lei stessa prossima alle nozze.
Haven è la sola figlia femmina del milionario Churchill Travis. Dopo aver trascorso tutta l’infanzia e l’adolescenza cercando di conquistarsi l’affetto di un padre assente e di una madre ipercritica, ormai adulta sposa, contro il parere paterno, il suo primo e unico amore, Nick.
Nei due anni successivi alle nozze, Haven è vittima di molestie da parte del marito, sia psicologiche che fisiche. Dopo una “seduta di botte” particolarmente pesante, la giovane donna si decide finalmente a contattare il fratello maggiore che si prende cura di lei e si attiva immediatamente per farle avere il divorzio.
Riprendersi dopo un’esperienza tanto traumatica non è semplice per Haven: le ferite fisiche guariscono piuttosto in fretta, ma il trauma psicologico conseguente alle molestie ne hanno minato la già scarsa fiducia in se stessa e le hanno creato un vero e proprio blocco a livello sessuale. Ad ogni modo, con il sostegno di una buona psicologa e quello dei fratelli, Haven si riappropria di una certa normalità e, durante una serata in un locale, si imbatte in Hardy Cates.
Sia Haven che Hardy ricordano bene quanto accaduto due anni prima e la tensione sessuale fra loro è ancora palpabile ma i problemi non mancano. Innanzitutto c’è la situazione delicata di Haven conseguente al suo disastroso matrimonio, in secondo luogo i Travis e Cates hanno dei trascorsi piuttosto spiacevoli nell’ambito degli affari e a causa della relazione fra Hardy e Liberty, infine lo stesso Hardy, vittima da ragazzo di un padre violento e ambizioso oltre ogni dire, non è certo la persona più indicata per una donna già fortemente insicura.
Ma una calamità naturale del tutto imprevedibile finisce comunque per far avvicinare i due giovani che iniziano così un lungo e spesso doloroso processo di guarigione reciproca, nonostante l’ex di Haven, il suo nuovo capo Vanessa, e il clan Travis facciano di tutto per separarli.

GIUDIZIO

Sebbene questo romanzo sia il secondo di una serie di quattro, le differenze strutturali rispetto al primo libro sono notevoli. A differenza che in “Sugar Daddy”, infatti, qui si entra nel vivo della storia molto più rapidamente e lo stile usato dall’autrice è meno pacato e sommesso (anche se non proprio brillante). La vicinanza con il primo volume piuttosto sta nella tematica di fondo, il dramma delle violenze domestiche, e la Kleypas fa davvero un ottimo lavoro nel descrivere il perverso meccanismo psicologico che si innesta nella mente delle vittime (anche se per chiunque non abbia sperimentato in prima persona una situazione tanto penosa è difficile immaginare come una qualsiasi donna possa tollerare certi atteggiamenti). L’intreccio è sufficientemente credibile, senz’altro più di quello del primo romanzo e la lettura scorre veloce. Ribadisco che la Kleypas “moderna” è nettamente migliore rispetto a quella dei romanzi d’epoca regency e confermo il mio giudizio positivo sulla serie Travis.

 

Il diavolo ha gli occhi azzurri

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