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MARGERY ALLINGHAM: “NEL FUMO DI LONDRA”

MARGERY ALLINGHAM

Margery Allingham nacque a Ealing, in Inghilterra, nel 1904 e morì a Colchester nel 1966. Era la primogenita di una scrittrice e di un giornalista e quindi intraprese con estrema naturalezza la carriera di giallista. Alcuni dei suoi romanzi furono pubblicati sotto lo pseudonimo di Maxwell March ma la maggior parte riportavano il suo vero nome e vedevano fra i protagonisti principali, come investigatore dilettante, Albert Campion. “Nel fumo di Londra” è una delle ultime avventure del noto detective.

NEL FUMO DI LONDRA

Meg Elginbrodde è una giovanissima vedova di guerra. Incredibilmente carina e di buon cuore, dopo cinque anni dalla scomparsa del marito si è nuovamente innamorata e sta per risposarsi con Geoffrey Levett, affascinante e solido uomo d’affari. A pochi giorni dall’annuncio del loro fidanzamento però Meg riceve diverse fotografie che paiono ritrarre il marito già dato per morto in perfetta salute ed in giro per Londra. Destabilizzata a causa di questi ritratti si rivolge ad Albert Campion, con cui è imparentata.

Albert Campion è un pari del regno, sposato con la bella e perspicace Amanda e padre di due adorabili bambini. Da anni collabora con la polizia, in particolare con l’ispettore Charles Luke, stimato ed integerrimo professionista.

I due investigatori individuano rapidamente il vero soggetto delle foto inviate a Meg. Si tratta di un noto delinquente che però ha anche lavorato come attore e a cui è risultato davvero semplice travestirsi per interpretare il ruolo del redivivo maggiore Elginbrodde. A poche ore dall’identificazione però il malvivente viene ritrovato assassinato, Levett scompare dalla circolazione e un pericoloso criminale riesce a evadere dal carcere.

Chiaramente la farsa, l’omicidio, la scomparsa e l’evasione sono tutti fatti collegati fra loro ma riuscire ad individuare il piano sotteso non sarà cosa facile. In una Londra gravata da una putrida nebbia, i due investigatori dovranno farsi strada nei meandri dei quartiere più malfamati per rintracciare un diabolico individuo disposto a tutto pur di raggiungere il suo scopo.

GIUDIZIO

“Nel fumo di Londra” non è un vero giallo ma una via di mezzo fra un mistery ed un action crime: l’assassino infatti si palesa quasi subito ma il suo piano e le sue motivazioni vengono svelate poco alla volta e comunque gran parte della narrazione si concentra sulla caccia all’uomo. L’intreccio del libro in effetti è molto articolato e la grande quantità di personaggi presenti, i loro reciproci legami e la loro psicologia (affidata a lunghi e noiosi momenti riflessivi) complicano ulteriormente la trama. Anche lo stile utilizzato non semplifica la vita al lettore: piuttosto ricercato ed infarcito di riferimenti incomprensibili ai nostri giorni. In definitiva dunque un romanzo piuttosto intrigante ma di non facile scorrimento.

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