recensioni

MARCO MALVALDI “OSCURA E CELESTE”

MARO MALVALDI

Marco Malvaldi è nato a Pisa nel 1974. Si è laureato alla Normale in chimica e si è diplomato al conservatorio. Ha tentato la carriera di cantante lirico ma non ha avuto successo ed ha iniziato a lavorare come chimico. Nel 2007 ha esordito come romanziere e non ha più smesso di pubblicare, tanto che nel 2013 ha vinto il Premio Letterario La Tore Isola d’Elba.

Malvaldi è diventato famoso per la sua serie di gialli “I delitti del bar lume” che, a metà 2023, conta otto romanzi e numerosi racconti e da cui Sky ha anche tratto un telefilm (non spiacevole ma, a mio parere, assolutamente non all’altezza dei libri). E’ inoltre autore, spesso insieme alla moglie, di numerosi saggi e romanzi stand alone, fra cui il giallo storico “Oscura e celeste”, di inizio estate 2023.

OSCURA E CELESTE

Toscana, 1631. Mentre la Penisola intera è funestata dalla peste e incombe il grave rischio di una guerra, Galileo Galilei, a 67 anni, è prossimo alla pubblicazione del “Diaologo sopra i due massimi sistemi del mondo”, ovvero il celebre trattato in cui lo scienziato afferma che è la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa. Sono in molti ad attendere con ansia l’uscita del nuovo scritto, alcuni positivamente, altri con grande apprensione, soprattutto perché Galileo non ha ancora mostrato ad alcun organo censorio le bozze finali, adducendo come scusa il trambusto dovuto al suo recentissimo trasloco ad Arcetri, vicino Firenze.

Galileo ha deciso di comprare nei pressi del capoluogo toscano per avvicinarsi al Convento di San Matteo dove risiedono da molti anni le sue due figlie. La maggiore, al secolo Virginia e poi Suor Maria Celeste, è una donna intelligente, con una sincera vocazione ed ha con il padre un profondo legame affettivo. La minore, Livia, ovvero Suor Arcangela, al contrario non ha mai aspirato alla vita monacale e nutre dunque un profondo rancore nei confronti del padre, che non è stato in grado di garantirle una dote e l’ha quindi costretta in una situazione per lei innaturale.

Il Convento di San Matteo appartiene all’ordine delle Clarisse ed è quindi votato alla povertà assoluta, tanto più durante la peste. In una situazione del genere è facile che le religiose si perdano e al Granduca giunge voce che siano molte le suore dedite ad atteggiamenti licenziosi. Ferdinando invia dunque Niccolò Cini, canonico della chiesa metropolitana di Firenze, già alunno di Galileo, ad investigare sul reale stato delle cose.

All’arrivo di Cini ad Arcetri, una giovane suora, Agnese, brillante scienziata, legatissima sia a Suor Maria Celeste che allo stesso Galileo, viene trovata morta e quello che di primo acchito sembrerebbe un suicidio si dimostra presto essere un omicidio.

Saranno Cini e Galileo a venire a capo della vicenda, portando alla luce numerosissimi segreti … alcuni scientifici e di grande interesse, molti altri morbosi e strettamente legati alle miserie dell’animo umano.

GIUDIZIO

Quando ho visto che Malvaldi era uscito con un giallo storico con protagonista Galileo mi sono subito entusiasmata: quello su Leonardo, di qualche anno, fa mi era piaciuto moltissimo. Purtroppo però il nuovo racconto mi ha piuttosto delusa. Da un lato, l’autore è sempre bravo da un punto di vista stilistico e qui e là il lettore non può fare a meno di sorridere se non addirittura di ridere (soprattutto quando si procede ai parallelismi fra antico e moderno: vedi quarantena), dall’altro l’intreccio giallo è praticamente impossibile da seguire (se non ci fosse la spiegazione finale di Galileo nemmeno Jessica Fletcher riuscirebbe a risolvere il caso!) e in più tutto il romanzo è pieno di richiami scientifici noiosi per chiunque non si interessi di fisica che rallentano il ritmo della narrazione. Peccato.

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