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Gli audio libri

Gli audio libri non sono certo una novità. I primi risalgono addirittura agli anni ’30, venivano incisi su vinile ed erano pensati come utili strumenti per i non vedenti. Negli anni ’80 l’avvento delle audio cassette prima e dei walkman poi aveva dato nuovo impulso al mercato degli audio libri, sia nel contesto dei corsi di lingua fai da te, sia in quello delle favole e della letteratura per ragazzi. Si trattava evidentemente di strumenti utilissimi in rapporto alle lingue straniere per risolvere il problema della pronuncia, nonché un mezzo di svago per i bambini che così lasciavano più liberi mamma e papà senza caricarli di sensi di colpa (meglio un audio libro dei cartoni animati giapponesi … o se solo quei poveri genitori avessero saputo come ci saremmo ridotti di lì a vent’anni, quante preoccupazioni in meno!).

Nei decenni successivi la frenesia del mondo moderno ha portato ad una progressiva diminuzione del tempo libero a disposizione di ciascuno. E, più recentemente, la diffusione di strumenti come internet e social network ha fatto sì che anche il poco tempo a disposizione venisse speso in attività ben diverse dalla lettura. Gli ultimi dati statistici parlano di un’Italia in cui il cittadino medio legge 1,5 libri all’anno! Questa situazione unitamente alla diffusione dei cd e del download ha portato le case editrici ad investire ulteriormente sugli audio libri e stavolta non più solo nel contesto della letteratura per ragazzi ma anche in rapporto ai grandi classici ed ai best sellers. Nel mondo anglosassone gli a-book (audio libri su supporto digitale) sono oggi effettivamente assai diffusi (costituiscono il 60% del mercato editoriale) ed ogni volta che esce un romanzo di rilievo viene automaticamente preparata anche la versione audio. In Italia il mercato è ancora abbastanza contenuto ma finalmente anche da noi stanno prendendo piede appositi siti da cui scaricare, spesso a pagamento ma talvolta anche gratuitamente, gli audio libri. A leggere possono essere attori più o meno famosi o programmi vocali (che però non possono evidentemente rendere il medesimo phatos).

Io sono una lettrice accanita e personalmente non mi servo degli a-book. Tuttavia mio marito, che da ragazzo era un lettore vorace almeno quanto meno ma che negli anni ha notevolmente diminuito la sua fruizione di volumi scritti a causa degli impegni di lavoro, è invece un forte ascoltatore di a-book. Li carica su chiavette USB e li ascolta nei lunghi tragitti in macchina (passa in auto almeno tre ore al giorno). Inizialmente prediligeva storie già conosciute, così se gli capitava di distrarsi non aveva difficoltà a ritrovare il filo, ma la capacità di ascoltare (esattamente come quella di leggere) è tutta questione di esercizio e l’allenamento l’ha portato poi a scegliere libri che non aveva già affrontato in passato nella versione scritta. Personalmente predilige i classici interpretati dai grandi attori ma si tratta semplicemente del suo gusto personale.

Dunque se avete voglia di recuperare la nobile arte della lettura ma disponete oggettivamente di poco tempo provate a scaricare un paio di a-book: potrebbero piacervi … del resto nella storia dell’uomo i cantori e i menestrelli sono venuti decisamente prima dei libri!

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