recensioni

Glenn Cooper “I figli di Dio” (Le indagini di Cal Donovan III)

GLENN COOPER

Glenn Cooper è nato nel 1953 a White Plains, cittadina dello stato di New York. Nel 1974 si è laureato in archeologia ad Harvard e, quattro anni dopo, anche in medicina alla Tufts University. Dal ’78 all’85 ha esercitato come medico per diverse associazioni dedite agli aiuti internazionali. Dopo di che si è dedicato alle biotecnologie, ottenendo assai in fretta il ruolo di CEO per diverse aziende impegnate nel settore. Ha iniziato a scrivere negli anni ’90, soprattutto sceneggiature (che però non hanno avuto alcun seguito), ed ha pubblicato il suo primo libro nel 2009 diventando un autore di fama mondiale.

LA PRODUZIONE

Da quando si è dedicato ai romanzi Cooper è stato assai prolifico. Ha raggiunto il successo con la tetralogia della Biblioteca dei morti, costituita da “La biblioteca dei morti”, “Il libro delle anime”, “Il tempo della verità” ed “I custodi della biblioteca”, una serie veramente originale che ho divorato. Mi sono piaciuti anche tutti i suoi romanzi singoli: “La mappa del destino”, “Il marchio del diavolo”, “L’ultimo giorno” e “Il calice della vita”. Al contrario mi ha molto delusa “Dannati”, al punto che non ho letto gli altri due romanzi della trilogia, “La porta delle tenebre” e “L’invasione delle tenebre”. Nel 2016 ha dato il via ad una nuova serie con protagonista Cal Donovan che, a tutto il 2018, è costituita da tre titoli: “Il segno della croce” del 2016, “Il debito”, del 2017 (entrambi già recensiti qui sul blog) ed “I figli di Dio”, del 2018.

I FIGLI DI DIO (LE INDAGINI DI CAL DONOVAN III)

Cal Donovan è un professore di teologia di Harvard. Ricco di famiglia, ama il lusso, le belle donne e gli alcolici. Professionalmente parlando però è irreprensibile ed un luminare nel suo campo, al punto che in diverse occasioni ha fornito valide consulenze al Vaticano (“Il segno della Croce” ed “Il debito”), arrivando a conquistarsi addirittura l’amicizia di Papa Celestino VI, pontefice liberale e riformista. Nessuna meraviglia dunque che, dinnanzi all’ennesima crisi, ancora una volta sia Cal ad essere convocato d’urgenza a Roma. E di nuovo il Professore si rende immediatamente disponibile, rinunciando ad una vacanza in Irlanda con la fidanzata di turno Jessica, brillante scienziata.
Stavolta il Vaticano si trova a dover fronteggiare una situazione davvero particolarissima: tre adolescenti fra i 15 ed i 17 anni, tutte appartenenti a famiglie cattoliche indigenti, tutte di nome Maria, una irlandese, una peruviana ed una filippina, risultano incinte pur essendo vergini.
La notizia di tali concepimenti si è già molto diffusa, e le tre ragazze sono oggetto di curiosità e addirittura di culto nei loro paesi d’origine. Il Cardinale George Pole, a capo dell’arcidiocesi di Houston-Galveston, conservatore e fortemente in contrasto con Papa Celestino, fa pressioni perché venga immediatamente avviato un procedimento di santificazione per le tre ragazze. Il Pontefice però è restio a procedere in questo senso. Da un lato infatti il diritto canonico prevede la possibilità di santificazione solo per individui deceduti, dall’altro il Sommo Padre sente il bisogno di indagare a fondo sulla veridicità della condizione delle tre giovani donne. Ed è proprio questo il compito che affida a Cal: indagare sulle ragazze e sulle loro famiglie per verificarne quanto meno la buona fede. Ma non appena Cal, con l’aiuto del collega sacerdote Joe Murphy, inizia il lungo giro di visite intorno al mondo, le tre ragazze scompaiono.
Chi le ha prelevate dalle loro case? Per portarle dove? Ben presto appare chiaro che qualcuno dietro le quinte muove i fili per mettere in crisi il Vaticano. Ma fino dove è disposto a spingersi e/o si è già spinto questo burattinaio? Cal riuscirà ancora una volta ad aiutare il Papa o la Chiesa è davvero dinnanzi ad una svolta epocale?

GIUDIZIO

Questa nuova avventura del prof. Cal Donovan si discosta dal contesto della ricerca storica che avevamo visto ne “Il debito”, ci sono più azione e più politica, come nel primo libro della serie.
Sebbene l’idea di base, cioè quella di un concepimento verginale, non sia particolarmente originale (vedi “Virgin” di James Patterson del 2015), il modo in cui l’autore sviluppa poi l’intreccio è geniale. Da un lato c’è il problema della veridicità o meno di quanto accaduto, dall’altro c’è l’aspetto più propriamente politico di come una tale eventualità possa essere sfruttata da individui che si professano cattolici ma la cui morale è decisamente sopra le righe. Lo stile è brillante, a tratti ironico. I personaggi sono ben costruiti ed accattivanti. Il romanzo è forse un poco squilibrato quanto ai tempi della narrazione, poiché la prima parte e quella centrale soverchiano la conclusione troppo sbrigativa.
In conclusione, un bel libro che avvince dalla prima all’ultima pagina, forse fino ad oggi il migliore fra quelli centrati con protagonista Cal Donovan.

I figli di Dio

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