recensioni

JOHN GRISHAM “I RAGAZZI DI BILOXI”

JOHN GRISHAM

Classe 1955, originario dell’Arkansas ma trapiantato in Mississippi, John Grisham si è laureato in legge nel 1981 ed ha esercitato a lungo come avvocato, anche dopo l’elezione alla Camera dei Rappresentanti del Mississippi (per i Democratici), nel 1983.

Nel 1988 Grisham è riuscito a far pubblicare il suo primo romanzo, scritto nei ritagli di tempo, “Il momento di uccidere”, ma è stata la sua seconda opera a farne l’astro nascente del genere legal thriller: “Il socio”, del 1991.

Grisham comunque non si è limitato alla produzione di legal thriller, basti pensare alla collana per ragazzi con protagonista Theodore Boone, o al racconto “In fuga dal Natale”, o ai diversi libri a sfondo sportivo, o al genere mistery inaugurato nel 2017 con “Il caso Fitzgerald” e proseguito nel 2020 con il sequel “L’ultima storia”.

“I ragazzi di Biloxi”, del 2023, è l’ennesima novità dell’autore: una via di mezzo fra un romanzo storico, una saga familiare, un legal thriller ed una gangster story.

I RAGAZZI DI BILOXI

I Malokovic e i Rudic sono due famiglie croate che, a inizio Novecento, si stabiliscono a Biloxi, sulla costa del Mississippi, nel Golfo del Messico. Integratesi facilmente nel nuovo ambiente, data anche la presenza di una già forte presenza straniera, entrambi i nuclei familiari americanizzano i cognomi (che diventano Malco e Rudy) e si impiegano nella locale e fiorente attività della pesca e della trasformazione dei crostacei.

La prima generazione interamente americana prende il via rispettivamente con Lance Malco e Jesse Rudy. Pur essendo cresciuti nello stesso ambiente e conoscendosi fin da bambini, i due prendono strade diametralmente opposte: Lance Malco diventa un boss della malavita locale, la Dixie Mafia, che controlla prostituzione e gioco d’azzardo, Jess Rudy invece studia legge ed intraprende la carriera di procuratore.

Il divario fra le due famiglie cresce ulteriormente con la terza generazione, nelle persone di Hugh Malco e Keith Rudy. Amici d’infanzia, entrambi carismatici, eccellenti sportivi, leader nati, Hugh e Keith da adulti seguono le orme dei padri: Hugh abbandona presto la scuola per lavorare nella malavita accanto a Lance senza però poter contare sulla medesima scaltrezza, Keith inizia a interessarsi di legge e politica fin dalla giovane età e sviluppa un forte senso della giustizia accompagnato da una feroce ambizione.

Lo scontro diretto fra i Malco e i Rudy a questo punto diviene inevitabile e porta conseguenze disastrose.

GIUDIZIO

Leggo Grisham ormai da decenni e, soprattutto negli ultimi anni, mi è capitato di rimanere delusa dai suoi romanzi. L’esperimento de “I ragazzi di Biloxi”, potpourri fra un romanzo storico, una saga familiare, un legal thriller ed una gangster story, è una novità assoluta per l’autore che mi ha piacevolmente colpita.

Lo scrittore si dimostra abile con l’ambientazione e riesce a trasportare davvero il lettore in Mississippi, lungo la costa dal frenetico ritmo di vita e fra le sconfinate distese di cotone dell’entroterra dove il tempo passa lento e pigro, ancora in pieno stile “Via col vento”. Le vicissitudini delle due famiglie sono presentate semplicemente tramite dati di fatto, tuttavia riescono a rendere i personaggi perfettamente tridimensionali e sia i capitoli dedicati alle scorribande malavitose che quelli centrati sugli iter processuali danno al romanzo un ritmo non certo sincopato ma sufficientemente vivace, sì da rendere la lettura avvincente.

Consigliatissimo.

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