M.R.C. KASASIAN
M.R.C. Kasasian è nato nel Lancashire. Per anni è passato da un lavoro ad un altro senza riuscire a trovare la sua strada. Poi ha deciso di cimentarsi con la scrittura ed ha riscosso un notevole successo come romanziere. E’ famoso soprattutto come giallista, grazie alla serie investigativa con protagonisti il detective Sidney Grice e la sua assistente March Middleton. “La maledizione di casa Foskett” è il secondo volume della saga.
LE INDAGINI DI GRICE E MIDDLETON
Londra, inizio anni ’80 nel 1800.
March Middleton ha trascorso gran parte dell’adolescenza in giro per il mondo, al seguito del padre medico, acquisendo notevoli conoscenze infermieristiche, sviluppando un certo intuito per i particolari e maturando un alto livello empatico. E’ anche stata fidanzata con un ufficiale dell’esercito di Sua Maestà ma il giovane uomo è morto in azione prima di poterla sposare. Rimasta orfana, è rientrata in patria ma, essendo economicamente impossibilitata a mandare avanti da sola la fattoria di famiglia, decide di affittarla e trasloca a Londra presso il suo tutore legale, vecchio amico della madre, Sidney Grice.
Sidney Grice è un famoso investigatore “personale” (non gli piace la definizione “privato!). Brusco al limite della maleducazione, presuntuoso, egocentrico, può però contare su un intelletto sopraffino che gli consente di giungere sempre alla verità.
Fra March e Sidney si crea in fretta un discreto legame: March è consapevole dei limiti caratteriali del tutore ma ne apprezza enormemente le capacità investigative, Sidney scopre nella pupilla una ragazza intelligente, in grado di apprendere la sua arte e talvolta anche di stimolarlo intellettualmente. I due iniziano così a lavorare insieme.
LA MALEDIZIONE DI CASA FOSKETT
1882. Dopo i delitti di Mangle Street e la soluzione del caso, la fama di Sidney Grice è in pericolo. Gira voce che porti sfortuna ai clienti che lo ingaggiano ed il detective comincia ad essere seriamente preoccupato per la sua carriera. Ad un certo punto però viene ingaggiato da un’associazione assai particolare, il Last Death Club. Si tratta di un gruppo di sette persone che hanno versato ciascuno una grossa somma in un fondo che spetterà a chi di loro sopravvivrà agli altri. Evidentemente si tratta di un’associazione pericolosa, in cui ciascun membro ha tutto l’interesse a veder morire gli altri. Compito del detective è quello di investigare su ciascun decesso per verificare che non ci sia stato atto criminale. In realtà, al momento dell’ingaggio, il primo decesso è già avvenuto ed un altro si verifica subito dopo, proprio nel salotto di Grice. Restano dunque cinque possibili sospetti, fra cui la vedova Foskett, cui Sidney è legato da un’antica amicizia familiare.
Sidney e March iniziano subito ad indagare ma sbrogliare il bandolo della matassa non sarà semplice, sia perché i cinque sospetti sono davvero tutti incredibilmente sgradevoli, sia perché alcuni elementi esterni al club resteranno comunque coinvolti nel macabro gioco.
GIUDIZIO Avevo letto diversi anni fa il primo romanzo di questa serie, “I delitti di Mangle Street”, e ne ero rimasta profondamente delusa. Il personaggio di Sidney Grice mi era risultato antipatico, una brutta caricatura di Sherlock Holmes, March Middleton mi era sembrata piuttosto sbiadita e l’intreccio troppo complesso e difficile da seguire. Alla fine però, anche per le insistenze di un’amica, ho deciso di dare a Kasasian un’altra opportunità ed ho acquistato il secondo volume. Devo ammettere che, rispetto alla prima avventura, dei miglioramenti ci sono stati, soprattutto grazie alla vena ironica e brillante legata alle figure di March e della cameriera di Grice. L’intreccio si segue abbastanza facilmente ed il finale coglie decisamente di sorpresa. Tuttavia il ritmo è ancora molto lento, Grice sempre troppo predante e pieno di sé e i flash back sul passato della Middleton appaiono decisamente superflui. Dubito fortemente che procederò con il terzo romanzo della serie.
