recensioni

Samuele Nava “La sindrome di Sherlock Holmes”

SAMUELE NAVA

Samuele Nava, classe 1970, è un metalmeccanico bergamasco. Da sempre fan appassionato di Sherlock Holmes, scrive racconti apocrifi sul suo idolo e ha vinto lo Sherlock Holmes Award sia nel 2010 che nel 2013. E’ anche autore di novelle fantascientifiche e fantasy che vengono regolarmente pubblicate su svariate riviste di settore.

LA SINDROME DI SHERLOCK HOLMES

Durante un convegno medico a Londra, uno degli interventi previsti reca il titolo “La sindrome di Sherlock Holmes”. Il grande investigatore ne risulta incuriosito e fa in modo di incontrare, insieme al fedele Watson, il conferenziere.
Si tratta del dottor. William Coleridge, che spiega brevemente alla coppia di amici come il suo studio si focalizzi sui casi in cui un individuo comune si immedesima in un personaggio pubblico, al punto da perdere la propria vera identità. Lo studioso sottolinea di aver avuto direttamente a che fare con un caso del genere, nella persona di Norman Perkins, un aristocratico che ormai da tempo si finge Sherlock Holmes sia nell’abbigliamento che nei modi, al punto da arrivare ad interferire con le indagini della polizia locale.
Quando, poche ore dopo l’incontro fra Holmes, Watson e Coleridge, Norman Perkins viene ucciso nella sua tenuta, con ancora indosso i suoi abiti da Holmes, l’investigatore si reca immediatamente in loco per individuare l’assassino, utilizzando le sue celeberrime capacità deduttive.

GIUDIZIO

Nava ha chiaramente un’eccellente conoscenza dell’universo holmesiano e lo stile ricalca non poco quello di Conan Doyle. Anche l’intreccio è piacevole ed approfondito, per quanto possibile trattandosi di un racconto e non di un romanzo. Tuttavia il suo Sherlock appare troppo limpido e lineare, privo delle ambiguità e dei lati oscuri che invece caratterizzano il personaggio negli scritti originali.

La sindrome di Sherlock Holmes

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