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Lucinda Riley “L’angelo di Marchmont Hall”

LUCINDA RILEY

Lucinda Riley è il nome d’arte di Lucinda Edmonds, nata a Lisburn, in Irlanda, nel 1968, che oggi vive fra il Norfolk, Inghilterra, ed il sud della Francia, insieme al marito e ai quattro figli.
Terminati gli studi, la Riley ha provato ad intraprendere la carriera di attrice ma non ha avuto successo. Così, a 24 anni, nel 1992, ha scritto il suo primo libro, diventando, in pochi anni, un’autrice romance di successo, tradotta in 28 lingue e con all’attivo più di cinque milioni di copie vendute.
Negli ultimi anni la Riley si è concentrata sulla famosa saga “Le sette sorelle” di cui, a marzo del 2019, sono già stati pubblicati i primi cinque volumi, sui sette previsti. In precedenza però l’autrice aveva pubblicato esclusivamente romanzi stand alone, fra cui “L’angelo di Marchmont Hall” del 2014.

L’ANGELO DI MARCHMONT HALL

1961. Greta Simpson, poco più che trentenne, entra in coma in seguito ad un incidente. Quando si risveglia è priva di memoria e nessuna terapia la aiuta a recuperarla. E’ David Marchmont, nipote del defunto marito e famoso attore comico, a raccontarle la sua vita e ad occuparsi di lei nel ventennio successivo, mentre Greta vive quasi reclusa in un lussuoso appartamento di Londra.
1985. David convince Greta ad andare insieme a Marchmot Hall, la tenuta di famiglia in Galles, per trascorrere le feste con il resto della famiglia. A poche ora dal loro arrivo alla villa, durante una passeggiata Greta si imbatte in una lapide e, finalmente, tutto il suo passato le si dipana dinnanzi agli occhi. Si rivede adolescente, oggetto di attenzioni indesiderate da parte del patrigno, diciottenne ballerina in un teatro di Londra, innamorata di un ufficiale americano. Si ricorda incinta e disperata. Rammenta il provvidenziale intervento di David ed il trasferimento a Marchmont hall durante la gravidanza. Ed ancora giovane sposa di Owen, prima felice e poi terrorizzata a causa dell’alcolismo del marito e di nuovo a Londra, da sola con una bambina piccola da mantenere. E via così fino a tornare al 1961 e poi, grazie ai racconti di David, ancora oltre per conoscere finalmente davvero anche la figlia Francesca e la nipote Ava.

GIUDIZIO

“L’angelo di Marchmont Hall” è una saga familiare dalle sfumature mistery. Vanta un intreccio intrigante, personaggi costruiti alla perfezione, uno stile fluido (nonostante la traduzione decisamente poco attenta) e descrizioni impeccabili. Il solo neo del romanzo, a mio parere, è costituito dai tempi della narrazione: la Riley alterna passato e presente per vivacizzare il racconto ma l’operazione risulta piuttosto forzata (a differenza di quanto accade nella saga de “Le sette sorelle” dove il passaggio avviene sempre in maniera naturale). Forse sarebbe stato meglio optare per una costruzione lineare, dal 1945 fino ai giorni nostri.

 

L'angelo di Marchmont Hall

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