recensioni

Ottavio Cappellani “Sicilian Comedi”

OTTAVIO CAPPELLANI

Ottavio Cappellani è nato a Catania nel 1969 (da padre barone e madre proletaria) e vive ancora lì.
Ha esordito come scrittore nel 1998, con il dialogo filosofico “La morale del cavallo”, ma ha raggiunto il successo con il suo secondo libro, il romanzo “Chi è Lou Sciortino?” del 2004 e lo ha replicato due anni dopo con “Sicilian Tragedi”. Entrambe le opere hanno ottenuto un eccellente riscontro di pubblico e di critica, sia in Italia che all’estero, in particolare sul mercato americano. Di “Sicilian tragedi” è anche stata realizzata una piece teatrale. Nel 2009 Cappellani ha pubblicato il prequel “Chi ha incastrato Lou Sciortino?” e poi ha continuato la sua produzione con altri quattro romanzi stand alone, fino al 20017, anno d’uscita di “Sicilian Comedi”, crossover fra i personaggi di “Lou Sciortino” e quelli di “Sicilian tragedi”

SICILIAN COMEDI

Lou Sciortino è il nipote di un potente capo mafia da anni residente negli USA. Il nonno desidera da sempre che il nipote rimanga estraneo alle “questioni di famiglia” e così lo coinvolge nella produzione di film (comunque assai utili per riciclare denaro sporco). In seguito ad una guerra fra cosche, Lou è costretto a rifugiarsi a Catania insieme al suo regista, Leonard Trent, ed alla guardia del corpo Pippino. La nuova residenza dovrebbe essere solo temporanea. Ma il giovane si innamora, ricambiato, di Mindy Scali ed il soggiorno siciliano si protrae a tempo indeterminato.
Intanto a Catania si consuma lo scontro fra Turrisi e Perrotta che viene sanato dal matrimonio fra il primo e la giovanissima figlia del secondo, Betty. La mattina successiva al grande sposalizio, Betty, che intende il suo matrimonio come una semplice questione d’affari e non ha alcuna intenzione di consumare l’atto, lascia il neo sposo al talamo nuziale ed esce di buonissima ora per controllare le pagine di gossip presso un noto bar del centro. Caso vuole che al bar vi sia Leonard Trent e che i due si mettano a chiacchierare. Quello che è un incontro del tutto banale diventa però, in pochissime ore, attraverso la catena senza fili dei pettegolezzi alimentata dalla stessa Betty, un’appassionata storia d’amore!
Così le famiglie catanesi si ritrovano di nuovo a rischio guerra mentre Betty e sua madre Wanda tramano per liberarsi di Turrisi e legarsi invece agli Sciortino e in questo loro piano coinvolgono chiunque possa tornare loro utile, anche il regista teatrale Cagnotto.

GIUDIZIO

Rispetto al precedente “Sicilian trragedi”, il nuovo romanzo di Cappellani entra subito nel pieno dell’azione. Del resto stavolta l’autore non ha necessità di presentare i personaggi, tutti già ben noti. E in questo episodio ad emergere sono soprattutto le donne, da sempre, in fondo, reali artefici e cause, più o meno occulte, di ogni accadimento rilevante.
Il lettore si trova subito dunque catapultato in una storia che l’autore stesso ha definito come un mix fra “Breaking Bad, I Sopranos, Romanzo Criminale e The Wire, fra Shakespeare e Peter Sellers”. Un racconto surreale, esemplificativo di come Cappellani vede i siciliani: individui arzigogolati che ad un certo punto però si scocciano di riflettere e si mettono a sparare.
Sullo sfondo, un’isola da sempre carica di contraddizioni, con l’Etna da un lato ed il mare azzurro dall’altro. Una Sicilia più avanti rispetto a tutto il resto del mondo così detto civilizzato perché ha già ampiamente superato le fasi che l’Europa ancora non ha completato.
Il linguaggio va ben oltre il colorito ed è infarcito di espressioni dialettali (stavolta forse troppe per qualcuno che non sia un madrelingua!) ma, ancora una volta secondo l’autore, non si tratta di una scelta bensì di puro e semplice realismo.
Un romanzo godibilissimo dalla prima all’ultima pagina del quale già aspetto con ansia il terzo e, a detta di Cappellani, ultimo capitolo.

Sicilian Comedi

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