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Kate Morton “Una lontana follia”

KATE MORTON
Kate Morton è nata in Australia nel 1976. Si è laureata in letteratura inglese ed ha seguito un corso di approfondimento al Trinity College di Londra. Terminati gli studi, in un primo momento, pensò di intraprendere la carriera di attrice teatrale. Poi però si rese conto che la sua vera passione era la scrittura.
Il suo primo romanzo “Ritorno a Riverton Manor” (recensione sul blog) del 2007 ottenne un notevole successo e da allora la scrittrice non si è più fermata. Nel 2008 è uscito “Il giardino dei segreti” (recensione sul blog), “Una lontana follia” è del 2010, nel 2012 è stato pubblicato “L’ombra del silenzio”, mentre nel 2015 è stata la volta de “I segreti della casa sul lago”.
E’ sposata con un compositore ed ha due figli.
UNA LONTANA FOLLIA
Edie Burchill è una giovane editor e lavora per una piccola casa editrice. Ha da sempre con la madre Meredith un rapporto solo superficiale, a causa di una notevole differenza caratteriale e per la totale mancanza di interessi comuni.
Durante un pranzo in famiglia Edie scopre, per puro caso, che Meredith, durante la seconda guerra mondiale, è stata sfollata da Londra in campagna ed ha soggiornato a Milderhust Castle. Poco tempo dopo, per uno strano caso del destino, Edie si trova nei pressi dell’antica magione e decide di visitarla. Scopre così che il castello appartiene da sempre ai Blythe. Si tratta di una famiglia di artisti, infatti Edie, da bambina, si era appassionata alla lettura proprio leggendo il romanzo per ragazzi “L’uomo del fango”, scritto da Raymond Blythe. Al castello vivono ancora le tre anziane figlie dello scrittore, le stesse che avevano accolto sua madre tanti anni prima. Edie rimane impressionata dalla straordinaria coincidenza e anche affascinata dalle tre donne. Quando le viene offerta la possibilità di curare personalmente una riedizione de “L’uomo del fango”, la giovane coglie la palla al balzo, intenzionata a scoprire il più possibile sui Blythe e sull’adolescenza della madre. E nella storia dell’antica famiglia c’è davvero molto da scoprire, più di quanto la editor non immagini.
GIUDIZIO
“Una lontana follia” si discosta molto dagli altri romanzi della Morton, sia da un punto di vista stilistico che come costruzione dell’intreccio.
Il linguaggio usato è forbito ed elegante come al solito, tuttavia, almeno nella versione italiana, vi sono molti refusi e diversi errori di consecutio temporum. Inoltre le descrizioni, che sono da sempre il cavallo di battaglia dell’autrice, in questo romanzo sono focalizzate esclusivamente sul castello e non anche sul paesaggio circostante e risultano meno efficaci del solito. L’ambientazione storica, altro aspetto da sempre fondamentale per la Morton, qui è solo accennata, la seconda guerra mondiale rimane sullo sfondo, a tratti addirittura la si dimentica. Da ultimo, la costruzione dell’intreccio è più confusionale del solito perché i due piani temporali, quello di Edith e quello di Meredith, non si legano fra loro con la naturalezza tipica della scrittrice.
Detto questo, ho divorato il romanzo, perché la Morton riesce comunque ad affascinare il lettore ed a trascinarlo fra le mura del castello ma, senz’altro, è la sua opera meno riuscita.

una lontana follia

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